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In crescita le incertezze per il futuro anche negli iblei

Carasi (Cisl) “Mancano le occasioni di raccordo per definire le scelte migliori da compiere”
Tempo di lettura: 2 minuti

“In crescita le incertezze per il futuro, aumentano le proteste in vari comparti, diminuisce il potere d’acquisto. A fronte di ciò, mancano le occasioni di analisi e di raccordo, come più volte abbiamo propugnato, per cercare di comprendere quali potrebbero essere le migliori strategie da adottare con l’obiettivo di trovare soluzioni a media scadenza a supporto dello sviluppo, e di riflesso delle maestranze, del territorio ibleo”. Così la segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, che traccia una disamina di quanto sta accadendo nell’area ragusana. “Da un paio di mesi a questa parte – sottolinea – le tendenze legate al futuro sembrano essere tutte poco rosee. Se è vero che da un lato è impercettibilmente cresciuta l’occupazione, dall’altro non possiamo negare che ci sono state piccole imprese che hanno chiuso i battenti mentre il mancato sblocco di alcuni cantieri impedisce quell’azione di ripartenza che si sperava potesse avere maggiori effetti benefici in concomitanza con la fase finale della pandemia. Se a tutto ciò si aggiunge l’incognita autonomia differenziata, in relazione al fatto che si tratta di un percorso appena iniziato e che non si esaurirà in poco tempo, è chiaro che il quadro complessivo non possa essere ritenuto proprio dei migliori. A questo proposito, diciamo che il discorso riguardante l’autonomia differenziata è complesso e che la Cisl lo sta seguendo con molta attenzione e con approccio non ideologico. Sappiamo che stiamo parlando di una riforma importante per il nostro Paese e la vita delle persone. È dunque indispensabile che le riforme siano condivise con le parti sociali, quindi anche con il sindacato. Anche per la provincia di Ragusa si tratta di una scommessa di sicuro rilievo che non può passare in secondo piano ma che deve, in qualche modo, considerare i livelli minimi di assistenza. Abbiamo lanciato una proposta, nei giorni scorsi, al commissario straordinario del Libero consorzio comunale affinché, in qualità di ente sovraordinato, si faccia portavoce delle istanze del territorio e, soprattutto, intercetti l’esigenza di concertazione che la provincia sta esprimendo in più di una occasione per avviare un’attenta analisi delle contromisure da adottare per garantire un supporto adeguato all’economia. E’ una strada secondo noi essenziale per cercare di decifrare il futuro nel modo migliore”.

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