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Chiaramonte Gulfi. Carnevale ridotto ad una sagra

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I consiglieri comunali del gruppo “Iacono Sindaco” Gaetano Iacono e Federico Chinnici, la coordinatrice cittadina del movimento civico Jessica Stracquadaini e il gruppo cittadino di Fratelli d’Italia sono intervenuti sull’edizione 2024 del Carnevale a Chiaramonte evidenziando i tanti passi indietro compiuti.

“Quello che era uno dei Carnevali più belli e caratteristici della Sicilia è stato ridotto a una sagra della salsiccia. È questa la realtà di Chiaramonte Gulfi che dopo la roboante campagna elettorale dei “Presenti” con promesse non mantenute sul Carnevale (come una Cittadella dedicata) e che oggi vede il nostro paese perdere un pilastro della sua tradizione”.

“Avremo bracieri e salsicce ma non avremo di certo una manifestazione che negli anni si era caratterizzata per identità e prestigio, con carri di grande livello, allegria, gruppi in maschera e migliaia di presenze. L’amministrazione Cutello ha mortificato tutti quei ragazzi che con dedizione da anni si erano cimentati nella costruzione dei carri allegorici e ha avvilito quelle giovani maestranze che negli anni si erano formate per dare lustro e prestigio a Chiaramonte con la loro opera.
Siamo passati dalle stelle alle stalle con l’esclusione della comunità cittadina nell’organizzazione della festa: basti pensare ai deejay chiaramontani che con arroganza e spacconeria sono stati messi totalmente da parte e che vengono coinvolti dal Comune solo quando vi sono scarse risorse economiche a disposizione”.

Poi la nota continua: “Eppure, il Carnevale sarebbe un volano economico per Chiaramonte! Non c’è stata alcuna progettualità sui carri allegorici, né un coinvolgimento dei giovani e meno giovani carristi, e nemmeno una ricerca di specifiche linee di finanziamento. Andrebbe pensato un Carnevale che scavi nella tradizione e che sappia guardare a tutta la provincia e oltre con un adeguato piano di comunicazione. In questo senso andrebbe ripensata anche la sagra della salsiccia che potrebbe essere un elemento rivitalizzante per tutto il centro storico. Ma oggi a Chiaramonte non c’è dialogo da parte dell’amministrazione né voglia di condivisione”.

“Non dimentichiamo che proprio questa maggioranza ha avallato la vendita dei locali dell’ex mercato ortofrutticolo di Roccazzo dove da anni vi si costruivano i carri e hanno privato gli artigiani del luogo per poter costruire i carri. In consiglio comunale avevamo invece proposto che la struttura doveva essere riqualificata e attrezzata per la costruzione dei carri. Essi rappresentano un simbolo dell’identità di Chiaramonte e la loro costruzione è un momento di crescita dell’intera comunità”, conclude la nota.

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