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24° Happening della solidarietà, oggi protagonista Cesare Bocci

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“Lo farei firmare, come clausola, nello stesso contratto che saprai che ti renderà popolare: dedica un po’ di tempo agli altri che hanno bisogno. Altrimenti, a che serve tutta questa fama se non trovi un piccolo spazio per chi non sta bene?”. Parole forti quelle usate dall’attore Cesare Bocci, personaggio molto amato per i suoi ruoli al cinema e in tv, ritornato, oggi pomeriggio, nella terra che gli ha sempre voluto bene, quella della provincia di Ragusa dove ha girato stagioni in serie per la fiction più di successo in Italia, il commissario Montalbano. Bocci, ospite del 24° Happening della solidarietà, ha raccontato la sua storia personale di sofferenza, del sostegno avuto dalla famiglia, del fatto che “quando non ti capitano certe cose non ti rendi conto di come tutto rischi di essere potenzialmente labile”. Una testimonianza forte, emozionata, accorata, in cui l’attore ha messo in evidenza quanto sia importante per tutte le realtà del terzo settore cercare di fare rete, superare divisioni che a volte possono risultare anacronistiche, trovare gli spunti che uniscono piuttosto che quelli che dividono. “Io giro molto in Italia – ha detto – sono ospite in numerosi eventi di questo tipo, non in tutti quelli che vorrei a dire il vero a causa degli impegni personali. E mi rendo conto di come ci sia moltissimo da fare su più fronti. Ecco perché fare rete, mettersi insieme, è fondamentale per fornire un sostegno a chi ha necessità, a chi ha perso i propri sogni e intende ritrovarli. Noi che possiamo dobbiamo cercare di dare una mano”. Rispondendo, poi, a una domanda fuori sacco sulla sua esperienza da protagonista del cast di Montalbano, ha detto: “Il commissario? Credo che sia definitivamente in pensione. Per quanto mi riguarda, non penso che ci siano altri segnali che facciano propendere per situazioni differenti. E’ stata una esperienza magica, straordinaria e che, però, ritengo conclusa”. Al tavolo, assieme a Bocci, il presidente del consorzio Sol.Co. Sergio Mondello e l’assessore comunale ai Servizi sociali del Comune di Ragusa, Elvira Adamo, moderati dalla giornalista Isabella Papiro. In mattinata, dopo i saluti del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, e di alcuni assessori della sua Giunta, è stato Salvatore Borrelli, della cooperativa Terra Iblea, ad aprire i lavori a cui ha fatto seguito l’intervento di Sergio Mondello, presidente del consorzio Sol.Co. Numerosi gli interventi sul tema avente a che fare con “Oltre la patologia” mentre, in sessione parallela, si è sviluppato un dibattito sulle “Generazioni che sfidano le transizioni”. Nel pomeriggio, invece, nei locali della biblioteca comunale, riflettori puntati su “Le giuste sfide del tempo” con un focus su “I servizi d’avanguardia del terzo settore, un investimento per la collettività”. I lavori proseguono domani, sempre nella biblioteca comunale di via Zama, con il dibattito sul tema “Inclusione: dal dire al fare”. Interverranno, tra gli altri, Alberto Grizzo, consulente alla progettazione in agricoltura sociale per Asfo, e Gaetano Mancini, presidente Confcooperative Sicilia.

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