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“Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha aperto lo scorso sabato la XVIII^ stagione culturale del Caffè Letterario Quasimodo di Modica, presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso.
Una serata coinvolgente e molto apprezzata dai partecipanti, come si evince dalle foto di Antonino Giurdanella, e coordinata attivamente e in modo incisivo da Giuseppe Macauda, poeta del Caffè Quasimodo. Ad introdurla è stato il Presidente Domenico Pisana, che ha messo in rilievo alcuni elementi di attualità di questo capolavoro della letteratura commentando la frase più celebre del romanzo – : ‘Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi’, evidenziando come il cambiamento non è qualcosa che viene dall’esterno, dai proclami, dagli slogan, ma dall’interno, occupando le parti interiori dell’ anima come l’acqua occupa un recipiente; se si fanno solo proclami, passata la sbornia dei proclami, davvero tutto rimane com’è.
Molto apprezzato l’intervento di Rosanna Giannone, docente di Lettere nell’Istituto “G. Verga” di Modica, che ha trattato il tema “Trasformismo storico e insularità d’animo” mettendo a fuoco, in due momenti, le coordinate storiche del romanzo e facendo cogliere gli elementi più significativi riconducibili alla nostra esistenzialità contemporanea, ed intercalando il suo discorso con delle letture tratte dall’opera, a cura di tre bravissimi studenti, Aurora Blandino, Aurora Caccamo e Nicola Parisi, anch’essi dell’Istituto “G. Verga” di Modica.
Pure gli intermezzi musicali del sassofonista M° Sergio Battaglia hanno reso la serata piacevole e coinvolgente; il musicista con tanta maestria e finezza ha fatto rivivere il romanzo trasportando il pubblico con il famoso valzer brillante di una partitura inedita di Giuseppe Verdi, colonna sonora del film “Il Gattopardo ” di Luchino Visconti.