
Dopo gli attacchi miliziani di Hamas ai territori sud d’Israele e l’inizio di una serie di bombardamenti tra la Striscia di Gaza e Israele, il governo di Gerusalemme interviene in soccorso dello shekel, la valuta locale.
La Banca d’Israele prevede infatti di fornire liquidità agli istituti di credito locali e vendere valuta estera per la prima volta da quando ha permesso allo shekel di scambiare liberamente come parte di un programma senza precedenti per sostenere i mercati a seguito dell’attacco a sorpresa da parte dei militanti di Hamas sabato 7 ottobre 2023. La Banca centrale venderà fino a 30 miliardi di dollari, una cifra che può salire di altri 15 miliardi attraverso meccanismi di swap, secondo quanto comunicato lunedì. L’obiettivo di questa mossa è di attenuare la volatilità dello shekel, caduto ai minimi dal 2016 sul dollaro dopo l’attacco a sorpresa di Hamas che ha prodotto in tre giorni almeno 1.360 vittime da ambo le parti, e fornire la liquidità necessaria a sostengo del sistema finanziario.
fonte: Milano Finanza/gr