Cerca
Close this search box.

Reddito di cittadinanza e truffe via sms: “Non aprite il link”

Tempo di lettura: 2 minuti

“Gentile utente, per evitare la revoca dei suoi benefici Inps la invitiamo ad identificarsi, per proseguire clicchi su questo link”. E’ il messaggio che migliaia di utenti hanno ricevuto tramite sms sul cellulare in questi giorni. Un “alert” che arriverebbe dall’istituto di previdenza, ma che cela in realtà una truffa, cavalcando l’onda dello stop al reddito di cittadinanza per molti cittadini.

L’obiettivo è ancora una volta quello di rubare i dati personali e utilizzarli per scopi non leciti: un escamotage che gli hacker adotterebbero per impossessarsi delle credenziale di accesso e di tutti i dati sensibili di chi, temendo di avere perso l’assegno, potrebbe cliccare su quell’indirizzo per verificare la propria posizione. Andando avanti nella procedura dell’sms fake, infatti, l’ignaro utente potrebbe trovarsi davanti a un sito falso, perfettamente uguale a quello dell’Inps e quindi molto ingannevole.

La polizia postale negli scorsi giorni ha così raccomandato agli utenti di non aprire il link e, nel dubbio, di accedere soltanto dal sito ufficiale dell’Inps alla propria area personale. Anche l’istituto nazionale di previdenza ha diffuso un messaggio tramite i social per avvertire i cittadini: “Attenzione! Sono in corso nuovi tentativi di truffa via sms. Non cliccate sul link e non fonrite nessun dato”.

514028
© Riproduzione riservata

3 commenti su “Reddito di cittadinanza e truffe via sms: “Non aprite il link””

  1. Tonino Spinello

    E poi qualcuno ti prende per paranoico quando sei riluttante verso questa tecnologia.

  2. Chiedo per un amico. Pur inserendo le credenziali sul sito falso, come farebbero i malintenzionati ad entrare nel portale se per autenticarsi necessita lo spid?

  3. Ma serviva lo spid per ricevere il reddito di cittadinanza? niente spid e niente soldi allora, ma solo gli spid-muniti potevano ricevere il reddito altro che poveracci e indigenti (veri) che neppure aveva internet o posta elettronica.
    Un provvedimento per radical-furbi-chic direi, e non per i poveracci.
    Giorgia, dai una lezione esemplare a questi scappati dal comunismo, trova un modo per aiutare i più deboli, coloro che non possono neppure parlare e manco conoscono il reddito di cittadinanza, coloro che a stento possono fare la spesa, hanno poca istruzione e nessuna capacità con la tecnologia, altro che smartphone o tecnologie avanzate.
    Un provvedimento serio che aiuta veramente i deboli sarebbe una batosta grandiosa a Conte e Sclein, fidati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

SEGUICI
IL METEO
UTENTI IN LINEA
Scroll to Top