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Sospensione del Reddito di Cittadinanza. La CGIL si muove

Scifo:” Prevedere eccezioni per la Sicilia”
Tempo di lettura: 2 minuti

“Il Governo forse ha pensato di eseguire provvedimenti di sospensione del RdC a fine luglio immaginando che ad agosto l’attenzione sarebbe stata deviata dal clima estivo e vacanziero. Invece non così non è stato.
La Cgil di Ragusa si è subito attivata attraverso gli uffici di patronato e la segreteria confederale per monitorare in modo dettagliato la fase critica che si è appena avviata per le tante famiglie raggiunte dal provvedimento di sospensione della misura di sostegno.”
Questo è quanto dichiara Peppe Scifo, segretario generale della Cgil di Ragusa in riferimento alle gravi questioni sociali aperte con la sospensione del Reddito di Cittadinanza; una misura sociale molto presente nel nostro territorio che tante preoccupazioni sta provocando a migliaia di famiglie che ne beneficiavano.
“Abbiamo subito interloquito con le Amministrazioni Comunali, in particolare i servizi sociali, e il Centro per l’Impiego, continua Peppe Scifo, per sapere in che modo si stanno muovendo dal momento in cui il provvedimento governativo stabilisce la presa in carico delle persone da parte dei servizi sociali.
Abbiamo registrato situazioni diverse nei vari comuni, prendendo atto che qualcuno si è già attivato, mentre altri non sanno di preciso come muoversi in attesa di capire bene cosa fare.
Addirittura abbiamo appreso dai social che il Comune di Scicli, tramite la pagina di Facebook, invita i cittadini a non recarsi ai servizi sociali, cosa al quanto singolare e sbagliata, sia sotto il profilo formale ma soprattutto sostanziale perché le persone in difficoltà dovrebbero avere sempre come riferimento il Comune ed soprattutto i servizi sociali che dovrebbero essere strutturati per dare risposte a chi è in difficoltà.”
Si è appreso che il Centro per l’Impiego sta opportunamente convocando una riunione nei prossimi giorni insieme ai Comuni per stabilire un metodo comune e sinergico di azione.
“La Cgil a questo punto, continua Peppe Scifo, ha chiesto al Direttore del CPI (Centro Provinciale per l’Impiego), Dott. Gianni Vindigni, di prevedere anche la partecipazione delle organizzazioni sindacali visto che negli uffici di patronato in questi giorni arrivano tante persone per chiedere informazioni sulla loro posizioni e avere istruzioni in merito ai percorsi di presa in carico.
Se da un lato la nostra valutazione critica sul provvedimento del Governo è massima, dall’altro lato non ci tiriamo mai indietro e ci siamo subito messi al lavoro per dare un mano alle persone ma anche per mettere in campo una sinergia con gli uffici preposti dei Comuni e del CPI.
Ribadiamo ancora una volta la necessità di mettere in campo serie politiche attive del lavoro in parallelo alle misure di sostegno per chi attualmente è inoccupato.
Ma sappiamo pure che la questione è più complessa per come il Governo vuole intendere il principio di “occupabilità” che non può riferirsi esclusivamente alla condizione fisica e anagrafica delle persone ma bisogna valutarlo in relazione al contesto sociale e ed economico, perché un conto è essere occupabili in Lombardia o in Veneto, un conto è esserlo in Sicilia regione con il più alto tasso di disoccupazione a livello europeo e con un sistema produttivo al collasso.”

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5 commenti su “Sospensione del Reddito di Cittadinanza. La CGIL si muove”

  1. La grave questione sociale è stata l’introduzione del rdc. Che migliaia di famiglie ne usufruissero…. non stupisce! Indigna molto… e il contesto sociale ed economico è uno scudo che protegge la mentalità clientelare e parassitaria. Nessun collasso sociale….. La Sicilia è a statuto speciale .. e il lavoro non è solo e tutto di professionisti disoccupati, ma il lavoro è artigianato, è commercio, è agricoltura. Certo il rdc fa comodo per stare in panciolle al mare o nei bar, ma tracolla la dignità della società. La CGIL … il suo ruolo è la difesa del lavoro, i contratti e la tutela dei lavoratori. Chi non riesce non è, di certo, abbandonato. Il rdc è incompatibile con lo stile di vita che si vuole assicurare.

  2. Il sindacato si muove? Se non sbaglio all’introduzione del reddito di cittadinanza la sinistra era contraria, lo chiamava assistenzialismo, adesso che la Meloni l’ha tolto sono contrari. Le recite fatele a teatro. La sapete quella dei buoni pasto al comune di Modica? La commissario li aveva sospesi con la scusa di farli elettronici, tutta una scusa! Adesso da una settimana li hanno consegnati, riattivati, (in realtà non è così non sono ancora attivi) ma sempre cartacei. Oltre a non essere ancora attivi, i supermercati sono, a Rosolini, Palazzolo, Comiso, Avola, Ragusa, Marina di Ragusa, ecc ecc. Solo uno a Modica. Loro raccontano la favola che alla gara non hanno partecipato i supermercati di Modica, io mi sono informato in quelli che li prendevano prima questi buoni pasto, mi hanno risposto, non l’abbiamo saputo, altrimenti avremmo partecipato. Penso che avete capito!! Ed il sindacato???? Forse dovrebbero farlo i gli impiegati, e riconsegnare i buoni pasto per protesta.

  3. Quanto sono vere queste parole sul reddito di cittadinanza, le sottoscrivo interamente.
    Per quanto riguarda invece l’evasione fiscale ed il nuovo fisco di destra: “Con il concordato preventivo l’adesione è facoltativa, lo sceglierà solo chi penserà di pagare meno. Non conosco altri Paesi nel mondo dove questo meccanismo sia praticato; e lascia anche la porta aperta a possibilità di corruzione, per il fatto che ci si può mettere d’accordo sulle somme da pagare” parole di un economista.
    Gli evasori o elusori del fisco prolifereranno alla grande, finalmente lo stato salterà e tutti i profeti di sventura che affollano questi post saranno felici.
    Ma la CGIL non si muove, si interessa solo all’orticello del reddito di cittadinanza e trascura il grosso del disastro.
    Uno stato scadente con un governo scadente e dei politici scadenti scelti da una popolazione scadente, farà saltare tutto.

  4. Pino Lo Marcio

    Fanno partire dei cantieri regionali di pubblica utilità , 5 ore al giorno e retribuzione 500 euro mensili trasferiti dallo stato al posto del reddito , per occupare gli occupabili che hanno perso l’assegno.

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