
Confcommercio Sicilia aderisce al progetto per la digitalizzazione e valorizzazione delle imprese sul territorio, proposto da Bobis (Book online buy in store, ovvero prenota online, compra in negozio), start-up innovativa vincitrice del premio America Innovazione 2023, a dimostrazione dell’impegno strategico nella transizione digitale. Con l’accordo tra Bobis e Confcommercio Sicilia, gli operatori economici associati, fino ad esaurimento della promozione, creano gratuitamente un profilo aziendale, beneficiando di una propria vetrina digitale, geolocalizzata, comprensiva delle più ampie funzioni, quali un calendario interattivo, una gallery fotografica, un sistema di messaggistica istantanea e un catalogo prodotti o servizi digitalizzato e prenotabile, idoneo a incentivare il consumo locale a discapito della logistica e degli acquisti di importazione.
Il presidente di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, dichiara: «In partnership con Bobis siamo convinti di offrire al mercato siciliano un importante strumento per contrastare la crisi economica che affligge micro, piccole imprese locali e professionisti. In particolare, vogliamo fornire agli operatori economici uno strumento efficace per fronteggiare i giganti dell’e-commerce, che hanno ormai abituato il consumatore all’idea (priva di fondamento) che ordinare da casa sia più facile, veloce ed economico rispetto al tradizionale acquisto di beni e servizi in negozio o dall’artigiano di prossimità o dal professionista di fiducia». Bobis opera dalla sede di Roma e ha una copertura principalmente nel Lazio, Campania, Lombardia e Sicilia, dove sta ultimando i beta test in vista del lancio su scala nazionale entro il 2024. Francesco Fioravanti, ceo (chief executive officer) e cofondatore di Bobis dichiara: «Creiamo valore per il territorio con la digitalizzazione delle attività economiche, la fruibilità della piattaforma e dei molteplici servizi già in essere». Un esempio è utile a rappresentare efficacia ed economicità di Bobis, che consente di risparmiare tempo e punta ad abbattere i costi per il consumatore. Un idraulico si reca a casa del cliente, verifica il danno, con l’applicazione dello smartphone fotografa il pezzo da sostituire e invece di recarsi in giro alla sua ricerca presso tutti i fornitori della zona – con ovvio dispendio di tempo e danaro – consulta Bobis, lo prenota nel negozio più vicino per il ritiro entro pochi minuti, ritorna in breve tempo dal cliente e lo monta. Insomma, meno tempo, meno costi, risparmio per il cliente che resta soddisfatto e fidelizzato dal suo idraulico Bobis. È evidente che Bobis punta a ripristinare l’economia di prossimità nei luoghi dove si vive o si lavora. I consumatori intelligenti scoprono che ciò di cui si ha bisogno è disponibile a pochi metri di distanza, in poco tempo, senza problemi di reso che caratterizzano gli acquisti online, evitando l’uso dei mezzi di trasporto e, soprattutto, a condizioni economiche più vantaggiose».
Per Paola Todisco, cmo (chief marketing officer) e cofondatrice della start-up, «Bobis offre ai consumatori una valida alternativa all’acquisto online, competitiva e più economica, rendendo fruibile la ricerca di quartiere a chiunque. Bobis – continua Paola Todisco – è una piattaforma integrata che sfrutta i vantaggi della digitalizzazione a favore delle attività di quartiere. Infatti, l’operatore economico, una volta registrata la propria attività, inserisce non solo i prodotti/servizi offerti, ma anche il prezzo, una descrizione e la disponibilità ed eventuali tempi di attesa. L’utente, invece, può effettuare una ricerca inserendo il prodotto o servizio, la distanza massima che è disposto a percorrere e dopo aver valutato l’offerta più vantaggiosa, può prenotare ciò di cui ha bisogno per il suo ritiro entro una certa data e ora. A questo punto Bobis invia all’operatore economico la notifica di avvenuta prenotazione e al cliente la comunicazione del tempo a disposizione entro il quale effettuare il ritiro. Una volta effettuato l’acquisto, Bobis invita il consumatore a scrivere una recensione per supportare gli utenti nella scelta di acquisto».
Il quartiere è al centro di Bobis e le sfide sono una riduzione drastica dell’impatto ambientale, incremento dei margini per gli operatori economici, fidelizzazione della clientela e risparmio sugli acquisti di beni e servizi. Lo spiega bene Jacopo Marotti, cco (chief communication officer) e cofondatore: «I vantaggi di Bobis sono tangibili e non si limitano al solo canale distributivo, bensì guardano ad un’economia più circolare e sostenibile per il territorio. Prenotare direttamente sul cellulare il prodotto o servizio desiderato, provarlo ed eventualmente acquistarlo personalmente a distanza di poche ore, permette di ottimizzare il proprio tempo in modo da rivivere l’esperienza dello shopping tradizionale con tutti i vantaggi delle nuove tecnologie». «Inoltre – conclude Jacopo Marotti – incentivando il consumo di prossimità si sceglie di contribuire al contrasto delle emissioni di Co2 causate dalla continua circolazione di mezzi pesanti adibiti alle consegne e ai resi dei prodotti acquistati online, che equivalgono al 43% su scala nazionale, oltre alla riduzione significativa di inquinanti per l’ambiente, con gli imballaggi per gli oltre 48 miliardi di acquisti online».
8 commenti su “Confcommercio Sicilia si allea con la start-up Bobis”
Il sig. Manenti, ci ha illustrato il lato migliore per fare chiudere definitivamente le piccole e micro imprese.
Intanto questo Bobis pensato per contrastare l’e-commerce delle multinazionali per favorire le piccole imprese, è ingannevole se non falso nel suo principio.
Secondo me questo è un’altro prodotto svuota cervello che ti offre la tecnologia, prima ti convinco che con me risparmi e oltretutto aiuto l’ambiente, poi ti fidelizzo e quando ti ho incastrato, cioè che non potrai acquistare da nessun’altra parte, o che non trovi più un idraulico perchè lavorano tutti per me, allora ti ricatto con i prezzi perchè nel frattempo ho blindato il mercato. L’idraulico essendosi affidato a Bobis per incrementare il suo lavoro, ad un certo punto si troverà pure lui senza clientela perchè tutto in mano a Bobis o altri come loro, quindi l’idraulico se vorrà, dovrà lavorare alle condizioni che gli vengono offerte. Se non accetta, ha finito di lavorare e oltre ad avere perso il vecchio giro di clienti, deve acquistare comunque le materie prime da Bobis, per cercare di togliersi dai guai e di risollevarsi.
Si arriverà al punto che non avrai altra scelta che comprare solo da loro e attraverso la freddura di un monitor. Sempre a limitare il contatto umano, mi raccomando….. Con questa bella tecnologia quando faccio le compere, chi mi regalerà un sorriso?
Ciao Tonino ho letto il tuo commento e apprezzo il feedback lasciato. Mi presento sono Francesco Fioravanti, CEO e co-founder di Bobis, un progetto (prima ancora di essere una startup) che ha realmente il territorio al proprio centro. Per farlo stiamo sviluppando una piattaforma (interamente con fondi privati di noi founders, che preciso, essere tutti under35) che possa aiutare nella digitalizzazione e che possa dare la giusta visibilità a tutti gli imprenditori, gli esercenti e professionisti. Bobis non prende fee, non compra e vende prodotti, non parla a nome degli imprenditori, né tanto meno “prende” i clienti degli iscritti, bensì offre solo un servizio di digitalizzazione, affinché i consumatori tornino a frequentare le attività commerciali di prossimità, o chiamino il professionista che esercita nella zona di riferimento (es: idraulico, elettricista, ecc..). In sintesi Bobis è un aggregatore che tende allo sviluppo e alla valorizzazione dei rapporti commerciali “umani” e non all’acquisto attraverso la freddura di un monitor. Per riuscirci ovviamente serve un bacino di utenti importante e lavoriamo giorno dopo giorno affinché, pian piano, si riesca in ciò 🙂
Francesco Fioravanti, la ringrazio per avermi edotto e apprezzo il suo punto di vista.
Però nell’articolo parla di qualcosa di gratis fino a esaurimento della promozione.
Questo fa presumere che dopo qualcosa la chiedete, e quando le attese si sono tutte realizzate, devo pensare che non avete l’ambizione di andare oltre? O non devo pensare che se non voglio aderire a questa piattaforma col tempo sono tagliato fuori e quindi “costretto” ad aderire?
Francesco, mi perdoni, ma non ho compreso bene come la digitalizzazione possa avvicinare il rapporto umano che Lei ha sottolineato.
Chiaramente nulla di personale Francesco, come nulla di personale con il sig. Manenti, ma nel momento che Confcommercio prende decisioni per nome e per conto delle piccole e micro imprese, senza prima valutare tutti gli aspetti positivi e negativi, la cosa mi appare più come una forzatura o come uno stare al passo coi tempi e stare sempre appresso a computer e cellulari per la qualsiasi.
E non ho voluto toccare il tasto privacy, che come Lei ben sa, è una presa peri il…….
io sono iscritta e vedendo i piani loro prevedono un free per i primi mille che è pieno di funzionalità Premium gratis per sempre e un free (sempre per sempre) più limitato per gli utenti dopo i primi mille ma penso sia normale. Non penso che facciano beneficienza. Alla fine anche per loro credo sia un lavoro ahaha
Certamente Ilenia, per loro sicuramente è un lavoro, un lavoro che nemmeno loro sanno dove col tempo andranno a parare. Ma questo è un loro diritto ed è giusto che i ragazzi si costruiscono la loro vita futura. Cosa diversa è la posizione di Confcommercio che aderisce alla cieca senza vedere i pro e i contro e senza un minimo di esitazione per valutare meglio il prodotto. Insomma la sensazione è che si deve seguire ed assecondare la tecnologia in tutto e per tutto perchè la psy-op collettiva dice questo. Nessuno che si preoccupa che fine faranno i rapporti umani e quali ripercussioni scaturiranno da questo. Provi per un attimo a rifletterci!
Ilaria mi scusi…
Dopo l’iscrizione sembra abbastanza chiaro che l’intenzione della piattaforma sia quello di riportare la gente nei negozi, promuovendo il commerciante di quartiere. Un’ iniziativa di giovani che si propone di dare di nuova luce alle nostre città va sicuramente supportata
Signor Spinello credo che sia una previsione piuttosto avventata. Penso Bobis si proponga essenzialmente come intermediario fra commerciante/professionista privato e consumatore, dando la possibilità ai piccoli commercianti di ampliare il proprio bacino di utenza e nel contempo al consumatore di usufruire della comodità dell’e-commerce senza però svalutare il commercio locale.
In tal senso non credo si arrivi ad un mercato “blindato” o che favorisca il servizio più sponsorizzato, al contrario: nella ricerca di un servizio tramite Bobis, la geolocalizzazione fa da discriminante, favorendo il servizio più vicino fisicamente al consumatore, piuttosto che il servizio sponsorizzato.
La digitalizzazione del mercato è ormai inevitabile, ma penso che Bobis voglia sfruttarla proprio per ri-valorizzare il commercio locale.