
“La democrazia paritaria a Scicli è un principio che, per il sindaco Marino, deve attendere attuazione”. Così esordiscono Marianna Buscema, consigliere comunale di Italia Viva, e Armando Fiorilla, segretario cittadino del Partito socialista italiano. “Possiamo ben dire – continuano i due – che la giunta Marino non ha mai spiccato per attenzione alla parità di genere, ma adesso il quadro è ancora più sconfortante. Le dimissioni dell’avvocato Concetta Drago sono state rimpiazzate dalla presenza di Giuseppe Causarano che, appena entrato in giunta, ha meritato numerose deleghe e la titolarità a vicesindaco. E così, mentre l’Italia difende strenuamente il 40% di quota rosa, la Sicilia e Scicli seguono a ruota, abdicano alla parità e dimostrano tutta la loro attenzione verso il genere femminile buono solo magari a “portare voti” a qualche maschietto. A Scicli, la città, nel tempo, si è sempre dimostrata più matura portando nelle ultime due legislature un numero crescente di donne in Consiglio comunale. Una scelta chiara dei cittadini ma non recepita dal sindaco Marino che ha quasi annullato la presenza femminile nella sua Giunta. Al sindaco bisognerebbe ricordare che oltre il 52% dell’elettorato è donna”.
“Caro sindaco – ancora Buscema e Fiorilla – la rappresentanza femminile in politica e negli enti pubblici conta. Infine, permetteteci di sottolineare che ancora una volta il sindaco tenta di ingannare i cittadini credendo forse di avere a che fare con degli sprovveduti. Come in campagna elettorale, quando diceva di essere puro civismo mentre ci pare che le tessere di partito nella sua giunta ci siano. Adesso ci vuole far credere che la scelta di Causarano sia dettata non da scelte politiche ma solo ed esclusivamente da una scelta di civismo e di competenze. Caro sindaco, lei è libero di fare le scelte che ritiene migliori per il bene del paese ma abbia il coraggio di chiamare cose e persone con la propria provenienza ed esperienza. Abbia rispetto dell’intelligenza dei suoi concittadini. Per il resto buon lavoro a lei e alla sua giunta con l’augurio che presto sia in grado di fare dimenticare un primo anno poco esaltante con un cambio di basso per il bene della città”.
1 commento su “Donne e politica a Scicli, Buscema e Fiorilla: “La città le vota e il sindaco le esclude””
A quanto ammonta la percentuale di quote rosa per idraulici, muratori, operatori ecologici, operatori portuali o altre professioni?
Cos’è questo razzismo verso determinate categorie professionali?
Si ammette che non sono in grado di svolgere certe professioni o si da per scontato che siano in grado di svolgerne solamente alcune?
Non servono percentuali inutili, serve gente in gamba ed onestà, a prescindere dall’essere uomo o donna. Finitela e lottate per cose più rilevanti, sinceramente siete diventati noiosi ed irritanti.