Sosta a pagamento salata, orari modificati e mortificazione del commercio. Il gruppo di opposizione in consiglio comunale composto da Gaetano Iacono, Samuele Cultrera, Simona Riggio e Jessica Stracquadaini è intervenuto per contestare la recente deliberazione dell’amministrazione Cutello sulle zone blu chiedendo dei correttivi immediati.
“Una misura punitiva per cittadini e commercianti – dicono i consiglieri – quella presa dall’amministrazione Cutello che, ancora una volta, mette le mani nelle tasche dei chiaramontani non offrendo alcun servizio migliorativo in cambio e, anzi, mortificando il commercio e devitalizzando il centro città”.
“Infatti – denunciano gli esponenti dell’opposizione – è stato aumentato, con la delibera numero 27 dello scorso 29 maggio, di due ore il periodo giornaliero soggetto a tassazione ed è stato previsto il pagamento dei parcheggi anche la domenica e nei festivi dalle ore 11:00 alle ore 17:30! Sono stati creati nuovi stalli a pagamento anche in Piazza Duomo – ben otto e adiacenti al monumento ai Caduti appena ristrutturato dai cittadini -, mentre sono 22 in Corso Europa e 6 nella strada dei Giardini comunali. In totale essi sono 112”.
“Per altro la tariffa è stata aumentata di ben 20 centesimi passando a 80 centesimi per ogni ora di sosta con un tempo di tolleranza di soli 10 minuti per consentire il pagamento del ticket da parte del cittadino. Questo vuol dire creare disagi agli automobilisti che rischiano, in un lasso di tempo di pochi minuti, di trovare una multa di oltre 40 euro”, proseguono i consiglieri.
“Inoltre, gli abbonamenti sono un vero e proprio salasso: 500 euro all’anno per i cittadini in generale; 300 euro all’anno per i commercianti e 250 euro all’anno per i residenti nelle vie oggetto delle strisce blu e senza la garanzia di trovare lo stallo libero. Neanche fossimo a Monte Carlo!”
“L’opposizione aveva presentato degli emendamenti per agevolare i cittadini ma sono stati bocciati dalla maggioranza dei “Presenti” – attaccano i consiglieri di opposizione -. Basta tartassare i chiaramontani e basta affidare a privati la gestione del pubblico. La stima degli incassi dell’azienda che gestisce il servizio di sosta è di circa 250mila euro l’anno. Per altro l’amministrazione non ha considerato il parere dei Revisori dei conti, che era non positivo, proprio perché questi incassi vanno alla ditta privata”.
“Chiediamo un cambio di rotta immediato contro questa misura draconiana che non è accompagnata né da una visione della mobilità, né da un piano del traffico e né un piano di mobilità ecosostenibile”.