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Poesia. Domenico Pisana incontra a Modica studenti del “Galilei”

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Un incontro sulla funzione della poesia nel nostro tempo e sul ruolo che può esercitare nella formazione dei giovani, si è svolto presso il Liceo Scientifico “Galilei” di Modica, con la presenza del poeta e scrittore modicano Domenico Pisana, Presidente del Caffè Letterario Quasimodo, reduce da altri incontri presso la Scuola “Amore” di Pozzallo e l’Istituto Superiore “Verga” di Modica.
Al Liceo Scientifico Pisana ha incontrato studenti delle quarte e quinte classi, coordinati dalle docenti Giuseppa Celestre, Antonella Gulino e Giovanna Celestre. Era presente anche qualche studente delle prime classi. Egli, dopo una introduzione alla poesia della prof.ssa Giuseppa Celestre, anch’essa poetessa, e il saluto della vice Preside Marilisa Di Martino, ha tenuto una conversazione con gli studenti sollecitato dalle loro domande, intrattenendosi sul suo rapporto con la scrittura e la poesia, su come avvicinare i giovani ad essa per riscoprirne il valore nella dimensione formativa dell’uomo.
Durante l’incontro l’ alunna Francesca Melilli ha letto una poesia da lei composta, dal titolo “Quel viso”, spiegando come è nata e il messaggio in essa presente, mentre Pisana, raccontando le tappe del suo percorso poetico(1985-2023), ha proiettato un video soffermandomi poi su una delle poesie inedite che gli studenti avevano approfondito in classe e che li aveva coinvolti, e dal titolo “Cercami dove germoglia un fiore”, poesia che nel 2021 ha vinto il “Premio Milano International”. Ha infine commentato con gli studenti una sua video poesia dedicata a Dante nella ricorrenza dei 700 anni dalla morte. Nella parte finale della conversazione l’alunno Giorgio Zocco ha declamato alcune poesie tratte dalla raccolta “Fremiti”, pubblicata dalla docente Giuseppa Celestre.
“Un incontro che mi ha arricchito molto, – ha dichiarato Pisana – e nel quale è di più ciò che ho ricevuto rispetto a quel che ho dato, e dove ho trovato giovani attivi, dialoganti, desiderosi di avvicinarsi alla poesia. A chi mi ha chiesto come nasce una poesia ho risposto – citando Pablo Neruda – che è la poesia a cercarmi e che c’è stato un periodo di 10 anni che ha smesso di cercarmi, tant’è che dopo la raccolta “Terre di rinascita” del 1996, ho pubblicato la raccolta successiva, “Canto dal Mediterraneo”, nel 2008: una lunga pausa di silenzio”.
Chi fa poesia – ha spiegato Domenico Pisana agli studenti – non è un acrobata della parola, un paroliere, un tecnico di scrittura creativa con lo scopo di captare il consenso, dove la vita è tutta una finzione, nel senso di costruzione della mente. La poesia – ha aggiunto riferendosi in particolare al contenuto -, non può presentarsi come un sepolcro imbiancato, un esercizio di fariseismo imbellettato di nuovi sperimentalismi e spettacolarizzazioni pur di captare il lettore; in tal caso si cadrebbe nella retorica che non può che far male alla poesia stessa. Io credo – ha concluso Domenico Pisana – in una poesia “ri-creatrice” dell’uomo dal di dentro, e capace di innovare sul piano del linguaggio restando fedele all’umanesimo classico.

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