“Un sabato pomeriggio qualunque si è trasformato in tragedia. Vittima un 90enne originario di Niscemi residente in Costa Esperia, a Scoglitti. L’uomo, l’altro ieri, ha accusato un malore. L’ambulanza arrivata quasi subito dalla postazione di Scoglitti non aveva il medico a bordo. Si è reso necessario l’arrivo dell’ambulanza proveniente da Comiso, questa sì medicalizzata. Nel frattempo, però, l’anziano è morto. Non sappiamo se, nel caso in cui l’ambulanza con il medico a bordo fosse arrivata in tempo, l’uomo sarebbe stato salvato dall’arresto cardiaco in corso. Una cosa è certa. Non se ne può più di una Sanità gestita secondo i criteri dell’economicità, senza pensare a quello che realmente importa: la salute dei pazienti”. E’ quanto afferma il consigliere comunale Biagio Pelligra, segretario cittadino del movimento politico Sviluppo ibleo, denunciando l’episodio di 48 ore fa. “Anche il comitato La Voce di Scoglitti, qualche settimana fa – aggiunge Pelligra – aveva messo in chiaro ai vertici dell’Asp che, senza un adeguato supporto all’ambulanza del 118, cioè lasciare il mezzo solo con gli autisti soccorritori, si sarebbero potuti correre rischi non da poco anche perché Scoglitti è una realtà in continua espansione pure per la presenza dei lavoratori che operano lungo la fascia trasformata. Non è ammissibile che occorra attendere per mezz’ora l’arrivo dell’ambulanza da Comiso con il medico a bordo perché quella di Scoglitti non ce l’ha. Qui si gioca con la vita delle persone e nessuno può arrogarsi il diritto di compiere delle scelte che possono risultare tragicamente penalizzanti. E’ opportuno, dunque, che ci sia un deciso cambio di rotta e che i vertici del Servizio 118, opportunamente sensibilizzati dai vertici Asp, garantiscano un supporto ulteriore alla realtà di Scoglitti. Perché così com’è non può certo andare”.
3 commenti su “Scoglitti. Muore 90enne, l’ambulanza che arriva dopo mezz’ora”
Il consigliere Pelligra esorta l’Asp a sensibilizzare i vertici del 118, ma trascura il fatto che se l’Asp non mette più soldi nel piatto, questi vertici non riescono a essere sensibili. E’ più forte di loro! Una volta che avete privatizzato anche i vespasiani, questa è la realtà a cui dobbiamo pensare come normalità. Quindi per sensibilizzare questi privati, (in qualsiasi ramo) le parole sono belle ma non producono niente, però se metti i soldi sul tavolo, tutti diventano sensibili e pieni di umanità!
Forse è venuto il momento di fare qualche passo indietro, fare pubblica ammenda che tutta questa privatizzazione produce solo costi più alti e i servizi ogni giorno sono sempre più scadenti. E’ venuto il momento che lo Stato faccia lo Stato e si riprenda in mano la gestione della salute pubblica, dell’energia, dei rifiuti e di tutte le cose che non possono sottostare a ricatti continui o essere in balia di manager e direttori di non si sa cosa. La politica faccia il suo lavoro e non il passacarte per queste lobby propensi agli affari e allo sciacallaggio.
Specie quando si deve mortificare la dignità delle persone a tutti i costi!
Quasi sempre , se si chiama un ambulanza si tratta di una cosa seria , non riesco a comprendere l’utilità dell’ ambulanza senza medico o senza infermiere professionale e con tutti gli strumenti tecnici di primo soccorso .
No ambulanz e vigile attesa. RIP