“Abbiamo appreso con piacere che la direzione del centro commerciale “Le Masserie” di Ragusa ha optato per la chiusura nelle giornate della Pasqua e del Lunedì dell’Angelo oltre che del Primo maggio, Festa dei lavoratori”. Lo dice il segretario territoriale della Fisascat Cisl Ragusa, Salvatore Scannavino, dopo il confronto di questa mattina con il direttore dello stesso centro commerciale sul calendario delle aperture festive. “Per quanto riguarda il resto – chiarisce ancora Scannavino – ci sarà un aggiornamento nelle settimane a seguire in quanto si stanno portando avanti delle ulteriori valutazioni per ciò che concerne le festività natalizie. La Fisascat Cisl ha proposto un protocollo d’intesa contenente sempre più linee guida per il rispetto del Ccnl e quindi del lavoro festivo e domenicale che, in buona parte, risulta già essere regolamentato dal contratto collettivo. Questo ci porta ad affermare che la problematica da risolvere riguarda non soltanto le chiusure festive ma anche e soprattutto tutto quello che concerne i rapporti di lavoro e il rispetto degli stessi. Ringraziamo la direzione de Le Masserie per avere avviato questo dialogo perché riteniamo che soltanto così si potrà arrivare a definire soluzioni valide”.
2 commenti su “Fisascat Cisl Ragusa. Chiusura pasquale per “Le Masserie “”
Quindi tutti felici per avere partorito il topolino! A novembre discuteremo per le festività di natale. Questo fa supporre che ogni qual volta si deve discutere e produrre protocolli per un diritto contemplato nella Costituzione Italiana. Delle chiusure domenicali (come un tempo) neanche a parlarne, come vede Sig. Salvatore non avete questo potere perchè non siete liberi e autonomi per portare avanti battaglie che dovrebbero essere le vostre a favore dei lavoratori. Invece quest’ultimi vi devono ringraziare per avere ottenuto un giorno di festività, festività che non dovrebbero nemmeno essere messe in discussione in quanto intoccabili. Come le chiusure dei negozi la domenica, che una volta questo giorno era dedicato al ritrovarsi delle famiglie. Ma questo è un privilegio che spetta solo ai lavoratori della PA o delle banche, gli altri lavoratori devono subire il volere e i valori del business.
Sig. Tonino, non ho il potere di svolgere trattative di livello superiore. Sono un umile operatore territoriale. Nonostante questo le dico che le sigle sindacali, tutte, da anni si battono per la modifica della norma, con l’allora Ministro Di Maio che ci credeva più di noi…infatti è rimasto tutto tale e quale. Le norme lei sa benissimo che le fa la politica e non il sindacato. Speriamo bene e che si ottenga il ritorno alla normalità per una società che dia priorità ai valori e agli affetti e non solo al denaro.