La Direzione strategica aziendale dell’Asp Ragusa ha già attivato tutte le procedure d’urgenza per la riattivazione del reparto di Rianimazione dell’Ospedale Maggiore “Nino Baglieri” di Modica. La divisione, come riportato in altro articolo, era stata chiusa a causa di serie infiltrazioni dal tetto nel corso delle abbondanti piogge dei giorni scorsi che avevano fatto emergere una situazione grave. L’Asp intende ovviare nel modo migliore alla questione: da un lato, attraverso una proficua interlocuzione con gli enti di competenza, si sta lavorando celermente per l’ottenimento delle autorizzazioni propedeutiche all’effettuazione dei collaudi e al trasferimento del reparto di Rianimazione al piano terra del Presidio Ospedaliero “Maggiore”, che dovrebbe concretizzarsi nel giro di poche settimane, al contempo saranno effettuati degli interventi – da ultimare in tempi rapidi – per la messa in sicurezza del tetto, allo scopo di salvaguardare i locali dagli effetti di eventi atmosferici avversi, rendendoli agibili per altri scopi.
5 commenti su “Ospedale Modica. L’Asp in azione per riaprire “Rianimazione””
Anche io, siccome mi è entrata un pò d’acqua dal tetto ( perche’ di di questo si tratta) ho chiuso casa e ho mandata i miei figli a vivere dai parenti.
Ma finitela di prendere in giro la gente.
Chiudetelo e basta…… tanto e la che volete arrivare.
Grande piero, lei conosce come stanno le cose, è sicuramente un esperto ed avrà visto che è entrata solo un po’ d’acqua. Noi pendiamo dalle sue labbra. Ci faccia il resoconto di quello che lei afferma.
A proposito di Rianimazione chiusa per infiltrazioni sono anni che il terrazzo ha bisogno urgenti interventi radicali nel terrazzo in pessime condizioni, la Pediatria ha dovuto sloggiare per lo stesso motivo. In ospedale queste cose non possono mai e poi mai accadere perché in ospedali di cura la gente. Sempre a proposito di nuova Rianimazione destinata a piano terra ex laboratorio analisi, qualcuno potrebbe dire perché non sono stati rispettati i tempi della consegna previsti, a mia memoria, alla fine del 2021, siamo al 2023 ed è ancora chiusa. Forse ritardi nei collaudi? I tempi sui lavori e sulle consegne negli ospedali non possono camminare a passo di lumaca ma devono essere più veloce della luce.
Ora arriva Gnaziu e sistema tutto.
Direi che è già in ritardo.
Ma come, il signor Rando ci dice che anche la pediatria è stata trasferita per le infiltrazioni di acqua qualche anno fà…. spieghi a piero se si è trattato di un po’ d’acqua, o forse si trattava di qualcosa di ben più grave.
Quali erano i tempi di consegna signor Rando? Ma non è possibile informarsi con l’amministrazione dell’ospedale invece di avanzare ipotesi? Anzi, non c’è nessuno dell’asp che possa rispondere.