
A distanza di qualche giorno dalla violenta ondata di maltempo che ha colpito il SudEst della Sicilia, la situazione delle campagne ispicesi permane impietosa: come testimoniato dalle fotografie scattate presso un agrumeto del bassopiano, a dispetto di ciò che il sindaco Leontini ha dichiarato circa la tenuta del sistema di drenaggio, l’acqua fatica tuttora a defluire e molti agricoltori sono ancora impossibilitati a raggiungere le loro proprietà a causa degli allagamenti e del dissesto stradale causato dalle copiose precipitazioni, al quale non si è ancora posto alcun rimedio di sorta.
Gli agricoltori ispicesi ritengono che il dovere dell’amministrazione comunale sia, innanzitutto, quello di rappresentare il reale stato dei luoghi presso tutte le sedi istituzionali; non è accettabile, infatti, che si tenda a minimizzare quella che invece è una situazione drammatica per gli imprenditori agricoli, che vedono i loro investimenti mortificati (si pensi alle numerose serre tuttora sott’acqua) dall’artificioso compiacimento degli amministratori, che appaiono adagiati sulla convinzione che “poteva andare peggio”.
Quel “peggio”, per molti, è già arrivato e si tratta della seconda volta nel giro di appena tre anni e mezzo.
Si pensi a soluzioni strutturali che possano – se non eliminare un problema certamente dettato da fenomeni meteorologici sempre più estremi ed a carattere alluvionale – quantomeno limitare i danni per gli imprenditori, costretti a pagare esosi balzelli al Consorzio di bonifica e, ciclicamente, vedere distrutte le proprie coltivazioni.