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“Le vicissitudini dei dipendenti dell’istituto zootecnico”

Tempo di lettura: 2 minuti
Non ci piace sollevare critiche né tanto meno adoperarle per creare confusione o per tendere strumentalmente ad altri obiettivi. Ma nel caso dell’Istituto zootecnico sperimentale per la Sicilia fare ricorso allo strumento della critica e della disapprovazione riteniamo sia l’unico modo per portare al centro dell’attenzione una condizione che, pur facilmente risolvibile,  scelte politiche o meglio non scelte politiche stanno rendendo impossibile da governare e risolvere. Abbiamo a Ragusa e al servizio dell’intero territorio 7 dipendenti dell’istituto che effettuano controlli funzionali in circa 560 aziende zootecniche ragusane. Stiamo riferendoci a circa un quarto dell’aziende zootecniche che operano in Sicilia (circa 2000).
Questi lavoratori costituiscono un punto di forza indispensabile per queste aziende, peraltro svolgendo servizi di natura pubblica che non possono essere interrotti. Ciononostante sono ancora lavoratori precari, intrattenendo col predetto istituto un rapporto di lavoro a tempo determinato triennale, che andrà in scadenza tra qualche giorno, il prossimo 31 dicembre.
Se non si interverrà diverrà altissimo il rischio che questi lavoratori resteranno senza lavoro da un lato e le aziende di cui sopra senza i necessari ed indispensabili servizi che dipendono totalmente dalle prestazioni di queste unità dall’altro.
Da diversi mesi stiamo cercando di individuare la strada amministrativa che possa consentire di assumere questo personale a tempo indeterminato, atteso che le norme relative alla stabilizzazione dei precari, anche negli enti pubblici, sono ancora vigenti. Ed è possibile avviare la loro stabilizzazione, atteso che questo personale rientra a tutti gli effetti nelle disposizioni e nei requisiti previsti dalla Legge Madia.  Alla luce di questo, il percorso di stabilizzazione poteva e può ancora essere messo in atto, ma registriamo un ritardo ingiustificabile nell’avvio delle procedure che ci preoccupa e ci fa pensare male. Nei giorni scorsi siamo andati a Palermo per affrontare la problematica col Presidente dell’Istituto al quale abbiamo rappresentato la nostra proposta, che può mettere fine al capitolo del precariato dentro questo ente regionale, non determinando, tra l’altro, ulteriori costi.
Ragusa e il suo sistema produttivo ha bisogno dell’attenzione della Regione per potersi meglio sviluppare e progredire, aumentando il benessere e la sicurezza del suo territorio. La prima e significativa forma di attenzione da parte regionale è quella di non mettere in difficoltà le aziende zootecniche nostrane, che rappresentano punto di forza territoriale, e di non svilire dei professionisti che con grande e quotidiana dedizione rendono un servizio pregevole.
Una politica chiacchierona e improduttiva sin qui ha causato gravi danni al nostro territorio e vorremmo che a questi non se ne aggiungessero altri. Ma si sa al danno non c’è mai fine!
            Salvatore Terranova
   Segretario generale Flai Cgil Ragusa
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© Riproduzione riservata

3 commenti su ““Le vicissitudini dei dipendenti dell’istituto zootecnico””

  1. Bravo! attivismo a largo raggio così si fa ! anche se con nove anni di ritardo. Meglio che continuare a dormire.

  2. Bravo tu, uomo opportunista. Parli come sempre di ciò chr non sai. Forse qualche competenza nel settore ferroviario. E basta

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