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L’annessione della frazione di Frigintini a Modica. Un convegno

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Settant’anni fa, ed esattamente il 17 maggio del 1952 con Decreto Esecutivo a firma dell’allora presidente della Regione Siciliana, la vasta Frazione di Frigintini, l’ex feudo di “Furgentini” untempo facente parte della Contea di Modica ma dal XIV secolo, con l’assegnazione della Signoria ai Landolina, veniva inglobato nel territorio di Noto. Il feudo nei secoli successivi aveva subito, a causa di vendite e di concessioni in enfiteusi da parte dei vari feudatari, diversi frazionamenti; tali fondi, affrancati, successivamente, in virtù di disposizioni di legge, erano diventati proprietà di piccoli coltivatori modicani per il 95% e ragusani per il 5%, nessun netino. Con la scissione dalla provincia di Siracusa nel 1926 il territorio dell’allora Circondario di Modica fu elevato a provincia  con capoluogo Ragusa, una scelta iniqua, ingiusta e antistorica con grave disappunto dei Modicani che si videro privati dal governo fascista di una prerogativa che durava da secoli, ignorando che Modica, “Urbs Populosa” motto antico della città, era stata sempre e lo era allora la quarta città della Sicilia per numero di abitanti dopo Palermo. Messina e Catania, da diversi secoli capitale della grande e potente omonima contea e all’epoca capoluogo di circondario, dotata di tutte le infrastrutture necessarie a un capoluogo di provincia, solo per fare un esempio era sede di tribunale civile e penale e corte d’assise (circolo straordinario), aveva due ospedali, tutte le scuole di ogni ordine e grado superiori ecc.; il territorio della Frazione rimase però annesso a Noto.
Nei primi anni della fine della seconda guerra mondiale una grave crisi economica attanagliava l’Italia. Nella vasta contrada di Frigintini estesa assieme ad altre piccole frazioni circa 9000 ettari, zona montana dei monti Iblei con una forte economia che si basava e si basa principalmente sull’agricoltura e sulla zootecnia, centro pulsante di un pezzo importante e nevralgico dell’economia del comprensorio, alle difficoltà economiche dei residenti si sommavano anche i disagi perché costretti ad andare alle lontanissime Noto e Siracusa per sbrigare gli adempimenti burocratici, con gravi perdite di tempo, a volte di giornate lavorative, tenuto conto anche del vetusto e disastrato sistema viario di allora.
Fu così che nacque l’idea di chiedere ed ottenere una Frazione autonoma distaccata dal territorio di Noto o quantomeno il passaggio amministrativo al Comune di Modica. Nel 1946 furono raccolte 2800 firme per la petizione, fautori di questa iniziativa furono: il sindacalista Giovanni Rando, in qualità di segretario dei coltivatori diretti della sezione aperta espressamente a Frigintini, e i quattro notai che le certificarono: Occchipinti, Cascino, Ottaviano e Denaro Papa.
Il comune di Noto si oppose con ogni mezzo a tale richiesta, vietando persino agli agricoltori di trebbiare previa autorizzazione comunale creando un grave danno economico agli agricoltori, ed
arrivando a denunciare il Rando per istigazione alla disobbedienza civile, che come sindacalista aveva presentato ricorso a tale ordinanza; seguì il suo arresto e la detenzione di un mese nel carcere di Modica e due processi dai quali ne uscì indenne e, successivamente, ebbe la nomina di Cavaliere della Repubblica al Merito. A sostenere la causa degli residenti a Frigintini furono anche il sindaco di Modica, Gaspare Basile, l’assessore ai lavori pubblici, avv. Emanuele Sulsenti, e l’onorevole Fedele Romano deputato regionale. L’iter iniziato nel 1950 con la presentazione del disegno di legge all’Assemblea Siciliana si concluse nel 1952 con l’annessione dei 8996.16.70 ettari della vasta frazione di Frigintini alla provincia di Ragusa di cui ettari 7799.57.52 al Comune di Modica e ettari 1196.59.18 al Comune di Ragusa, ancora una volta un ennesimo regalo non meritato.
Il Convegno Frigintini ex Noto nel settantesimo anniversario dell’annessione al Comune di Modica (1952-2022). Il ruolo del sindacalista Giovanni Rando.
Il convegno del 17 dicembre prossimo, organizzato dalla Pro Loco Modica APS, alle 17:30, presso il Centro Sociale della frazione, vuole ripercorrere i fatti accaduti dal 1946 al 1952 con tutto quello che ne è scaturito in termini di sviluppo economico e sociale nella frazione di Frigintini fino ai nostri giorni; relatori dell’evento saranno: il prof. Francesco Rando  su “Il distacco dei territori di Barco, Frigintini, Montesano e San Giacomo da Noto a Modica e a Ragusa, le date, i protagonisti, le conseguenze, la realtà attuale e le prospettive future”, e il dott. Carmelo Modica su “Frigintini: nascita e consolidamento di una realtà”.
Gli atti del convegno e tutto il materiale reperito negli archivi della Regione Siciliana e del Comune di Modica verranno inseriti in un volume che sarà pubblicato nei primi mesi del 2023 e distribuito nelle biblioteche scolastiche, comunali e perivate o di chi ne farà richiesta a beneficio delle future generazioni.

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9 commenti su “L’annessione della frazione di Frigintini a Modica. Un convegno”

  1. Per l’occasione arriveranno contributi regionali e del Qatar, inoltre verrà ( ad honorem ) elevato a comune Furgentini.
    Per l’occasione Gnaziu offrirà pizza e bevanda, per tutti coloro che dimostreranno di averlo votato.
    Due dei suoi assessori, delle passate amministrazioni , verranno nominati uno a sindaco di Modica, e l’altro a sindaco di Furgentini.
    Saranno eletto-nominati i vice sindaco ed i segretari generali.

  2. Intanto mi è arrivata la notizia che sarà costruita una mega rotatoria ( circonvallazione ) per “circolare” verso il mare ed il polo commerciale.
    Tale opera sarà illuminata a giorno per evitare l’uso dei fari delle auto.
    Inoltre sarà realizzata una bretella, a carreggiate separate , per collegare Furgentini alla costruita autostrada e verso il porto per Malta.

  3. È a tutti noto l’interesse particolare che l’ex sindaco ha per l’isola dei cavalieri.
    Durante la sua prima amministrazione, con un folto seguito, si recò a Malta per importanti contatti privati.
    Non ci è nota la qualità dei contatti, anche se ne ipotizziamo le finalità.

  4. Se il prodotto “politico” negli anni è stato quello che è stato, forse era meglio che rimanesse territorio di Noto!

  5. Ma a che ora e dove si terrà il convegno non interessa farcelo sapere al redattore dell’articolo? A volte non basta copiare per sentirsi giornalista

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