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Ibla. Rimosse auto in sosta e disagi per i turisti in visita

Pomeriggio dell'Immacolata da dimenticare. La denuncia di Ragusa in Movimento
Tempo di lettura: 2 minuti

Un brutto pomeriggio nel giorno dell’Immacolata per i tanti ragusani e turisti che intendevano trascorrere qualche ora nella città antica. Nonostante avessero regolarmente parcheggiato le autovetture nei parcheggi vicino alla villa di Ibla, pagando regolarmente il biglietto nelle colonnine per la sosta ed esponendolo sul cruscotto delle rispettive autovetture, al momento del rientro hanno trovato davanti al parcheggio la polizia municipale che aveva provveduto a rimuovere le autovetture facendole collocare in un deposito presso la zona industriale, nella parte opposta della città. Ovviamente è scoppiato il caos, anche perché, in una città come la nostra, dove non funziona il trasporto pubblico, non c’è alcun modo di raggiungere la zona industriale se non avvalendosi dell’aiuto di parenti e amici. “Una vicenda vergognosa – denuncia l’avvocato Michele Savarese di Ragusa in Movimento – visto che le persone avevano regolarmente pagato il loro diritto alla sosta. Se il Comune di Ragusa aveva predisposto la chiusura dei parcheggi, per quale motivo le colonnine rilasciavano i biglietti per il parcheggio? L’ingiustizia è ancora più amara se si pensa che ci hanno segnalato che non era neanche esposto alcun pannello che preannunciava il divieto di sosta. Questa è una beffa che induce ovviamente i visitatori della nostra città a non tornare mai più poiché hanno anche dovuto pagare non solo delle sanzioni illegittime ma anche le spese di intervento, rimozione e custodia dei lori veicoli per un importo di 150 euro. Ma purtroppo c’è di più. Siamo stati contattati anche da una donna incinta che ci ha riferito che quando il marito ha rappresentato alla polizia municipale che la moglie era in evidente stato interessante e non sapeva come recarsi a ritirare la propria autovettura, i vigili urbani invece di accompagnare la donna presso la propria abitazione le avrebbero detto, senza alcuna delicatezza, di chiamare un taxi. Questi atteggiamenti, lo abbiamo ripetuto molte volte nelle nostre segnalazioni, non fanno altro che allontanare i cittadini dalle istituzioni e questa volta anche i turisti dalla nostra città”.

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