Cerca
Close this search box.

“Le sorti incerte dei lavoratori Servizi per Modica”. Riceviamo

Tempo di lettura: 2 minuti
È ora di smettere di giocare con 79 famiglie! Questo è in gioco al Comune di Modica se non si affronterà seriamente il fatto che la Spm è stata messa in liquidazione in una fase in cui altamente probabile che sia la Corte dei Conti a potere decretare il dissesto dell’ente-comune.  È proprio il micidiale combinato disposto del Comune ad alto rischio dissesto e la partecipata in liquidazione, coi contratti dei servizi affidati a quest’ultima fino al 31 dicembreprossimo, che fa tremare 79 lavoratori, che da quasi due anni attendono di essere trasferiti alle due nuove Società costituite, e invece non si riesce a far niente.
Un anno e più di travagliate trattative con la  precedente Amministrazone aveva portato ad un equilibrato accordo, nel senso che sulla ipotesi di trasferimento dei lavoratori, varata dal consulente esterno del Comune, come Cgil abbiamo elaborato una proposta di merito, condivisa dalla Giunta municipale e dalle altre rappresentanze sindacali, che salvaguardava i lavoratori,  rispettandone gli inquadramenti e le retribuzioni. Accordo che, sebbene accolto e condiviso, non è stata poi sottoscritto per ripensamenti da parte Giunta municipale. Sono quasi cinque mesi che l’Organo commissariale si è insediato al Comune, dopo le dimissioni del Sindaco, e fino ad oggi sulla Spm non si è fatto niente. Sono stati fatti tre incontri, l’ultimo dei quali qualche giorno addietro, ma la impressione che prevale è quella che non sia stato fatto alcunché o che non si voglia far niente. Non si ritiene la Spm, tra tutte le importanti attività amministrative, una attività anch’essa importante. Non viene considerata una priorità, sebbene questa problematica della partecipata racchiuda la vita di 79 lavorative e delle rispettive famiglie.
In noi sempre piu prende corpo l’idea di una strategia elaborata, tesa all’intenzionale obiettivo di affrontare la questione solo dopo l’eventuale pronunciamento di dissesto da parte della Corte dei Conti. Cioè, affrontarla con il Comune in dissesto e senza contratti dei servizi sottoscritti tra il Comune e le due società. E capiamo il perché. Perché sarebbe più agevole sbarazzarsi di questi lavoratori attraverso le esternalizzazioni.
Tutto è chiaro, e si intuisce che la strategia è quella di mettere in secondo piano le sorte dei dipendenti. Una strategia che va disinnescata. Il quadro dei trasferimenti era già definito, ma il Commissario lo vuole rivedere perché intende procedere con sua proposta incentrata sulla possibile applicazione del CCNL Enti locali per tutti i dipendenti, per cui ha chiesto il tempo necessario, circa 3 mesi addietro, per valutare le proiezioni economiche di tale proposta. È veramente disarmante che, trascorso tutto questo lasso di tempo, ancora non ci siano dati né sia stato possibile aprire realmente il confronto, che – come pensiamo – si posticipa sempre perché non si vuole mettere mano alla problematica.
La considerazione che informa la nostra scelta è che non si possa più aspettare, per cui con atto separato proclameremo lo sciopero, informando le istituzioni preposte, visto che da almeno 15 giorni è stato già comunicato sia al Comune e alla Spm lo stato di agitazione del personale.
           Salvatore Terranova
               Segretario
496112
© Riproduzione riservata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

SEGUICI
IL METEO
UTENTI IN LINEA
Scroll to Top