
di Giannino Ruzza
L’illusione di un posto di lavoro ben retribuito nei Caraibi, per poi finire dritte nei lupanari. A conclusione di un’operazione di polizia in dozzine di edifici della capitale, Santo Domingo sono state soccorse più di 80 donne sudamericane, di età compresa tra i 18 e i 23 anni, tutte vittime di sfruttamento sessuale. Il raid della polizia fa parte di un’indagine iniziata nove mesi fa e secondo i pubblici ministeri, saranno presentate accuse penali contro dieci magnaccia venezuelani, colombiani e dominicani. In particolare, la rete smantellata sarebbe, secondo la Procura, “un’organizzazione criminale transnazionale dedita alla cattura di giovani donne, in diversi paesi, in particolare dalla Colombia e dal Venezuela. Le giovani, secondo la versione della Procura generale, sono state forzatamente trattenute negli hotel della capitale e nella nota meta turistica di Punta Cana. Una volta condotte nella Repubblica Dominicana, le giovani, meretrici per costrizione, hanno dovuto ammettere di avere contratto un debito tra i 3.000 ei 4.000 dollari con le reti malavitose che le mobilitavano da un edificio all’altro, le costringevano all’uso di droghe e le sottoponevano a trattamenti umilianti e disumani. All’operazione hanno partecipato 25 pubblici ministeri, più di 200 agenti della Polizia nazionale, 50 specialisti dell’intelligence e psicologi per l’assistenza alle vittime. Durante le operazioni, le squadre hanno sequestrato parecchie dosi di marijuana e droghe sintetiche.