
“E’ inconcepibile lasciare più di 700 imprese in balia di un destino che nessuno di loro poteva immaginare”. Commenta così Ignazio Abbate la situazione surreale che le imprese artigiane del comparto edile si stanno trovando a vivere negli ultimi mesi a causa del blocco delle anticipazioni da parte degli istituti bancari in materia di Bonus Edilizio 110. “Questo blocco sull’anticipazione e sullo sconto fatture blocca anche l’indotto con tantissime ditte che si vedono non onorate le proprie spettanze sui materiali forniti alle imprese. Per non parlare anche di tutti i migliaia di addetti al settore che rischiano il licenziamento. E non stiamo a considerare il disagio dei proprietari di centinaia di edifici che si sono visti bloccati, dall’oggi al domani i lavori di ristrutturazione. Ad oggi ci troviamo tantissimi alloggi con lavori cominciati e lasciati in sospeso che non permetteranno ai proprietari di rientrarvi, anche in prospettiva della stagione invernale. Chiediamo al Governo Nazionale almeno di emanare provvedimenti legislativi che posticipino la scadenza del 31 dicembre 2022 per la rendicontazione delle opere. Inoltre mi farò personalmente portavoce presso le direzioni dei maggiori Istituti Bancari del territorio affinchè venga messo a disposizione delle nostre imprese un ulteriore plafond almeno per le opere iniziate. In tale modo si raggiungerebbe il duplice risultato di completare le opere di ristrutturazione iniziate e si immetterebbe liquidità alle imprese per scongiurare una attuale sovraesposizione debitoria non preventivabile che non si può risolvere con interventi di anticipazione ordinari. Sono già stati programmati incontri per la prossima settimana affinchè si possa arrivare ad una soluzione. Sono fiducioso che gli Istituti Bancari del territorio non lasceranno da sole le nostre imprese che negli anni sono diventate leader regionali e nazionali nel comparto edile grazie anche al loro sostegno economico”.
2 commenti su “Bonus 110: Abbate incontra vertici degli Istituti Bancari ibleo”
Marcella
Egregio Ignazio Abbate,
Le banche non avrebbero nessun problema a pagare le aziende o ad anticipare denaro se il Governo (governo per dire) garantisse questo Bonus. In effetti sulla carta è lo Stato che si è fatto garante, ma nei fatti le banche sanno che lo Stato con questo governo non può garantire più niente. Oltretutto il mondo finanziario sta andando in crisi, l’Euro svaluta ogni giorno sempre di più, e quindi non hanno nessuna voglia prestare soldi sapendo che chi avalla non può garantirti. Draghi lo sa come funziona il gioco dei suoi amici, quindi lui difende i suoi amici, che non siete voi politici e tantomeno il popolo.
Ma non sono arrabbiato con Draghi, sono incazzato con la politica che ha permesso di fare governare banchieri e filo banchieri, e chi comanda veramente sono le Multinazionali Bancarie.
Quindi non credo che gli Istituti Bancari si inteneriscono, o avere buon senso come tempo fa Conte diceva, i soldi non hanno sentimenti.
Si ricordi che solo gli Uomini possono esprimere sentimenti, i sentimenti in fondo sono dei valori, valori che la politica non ha più!
Sono sicuro che il Suo comunicato è in buona fede, per come la conosco Lei è una persona seria, e quindi spero che il comunicato non resti solo un’altra illusione per le imprese e per i cittadini.