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Papa Francesco: intervista al Pontefice politico…di Giannino Ruzza

Tempo di lettura: 2 minuti

Papa Francesco ha detto in un’intervista a un media argentino che l’America Latina e i Caraibi seguono una lenta ma costante transizione di lotta del sogno rivoluzionario di José de San Martin e Simon Bolívar per l’unità della regione. “Sono sempre stati vittime e lo saranno fino a quando non saranno completamente liberati dall’imperialismo sfruttatore. Questo è ciò che sopportano questi paesi nell’Area. Non voglio menzionarli perché sono così ovvi che sono sotto gli occhi di tutti” ha ribadito Papa Francesco. Il Pontefice, ha chiamato ad affrontare la crisi con solidarietà verso gli altri, come unica via d’uscita da questa situazione.  “Non esci dalla crisi da solo, ne esci rischiando e prendendo per mano l’altro. Se non lo fai, non ne puoi uscire. Questa è una crisi di civiltà”, ha sottolineato il Papa.

“O usciamo tutti assieme o nessuno di noi esce. La pretesa che un solo gruppo esca dalla crisi,  può darti una speranza, ma è una salvezza parziale, economica, politica o di certi settori del potere. Ma non si stacca completamente. Sei imprigionato dall’opzione del potere generato”, ha affermato. Il Pontefice ha poi spostato il tiro verso il Continente africano. “Il solo fatto che l’Africa abbia così bisogno di vaccini significa che qualcosa non ha funzionato. “Il fatto che l’Africa abbia ricevuto meno vaccini o abbia ricevuto le dosi minime significa che la salvezza dalla pandemia è stata dosata anche da altri interessi”, ha detto.

Ambiente e sistemi politici

Allo stesso modo, ha fatto riferimento al fatto che anche la natura è in crisi. “Usi la natura e lei ti si ritorce contro. Un mondo surriscaldato ci sottrae anche alla costruzione di una società giusta e fraterna”, ha condannato. “È molto curiosa la mutazione dei virus, perché siamo di fronte a una crisi virale, ma anche globale. Una crisi mondiale nel nostro rapporto con l’universo. Non viviamo in armonia con la creazione, con l’universo che schiaffeggiamo ogni volta. Usiamo male le nostre forze. Ci sono persone che non riescono a immaginare il pericolo che l’umanità sta vivendo oggi con questo surriscaldamento e manipolazione della natura”, ha dichiarato. Il Capo della Santa Sede della Chiesa Cattolica ha insistito sul fatto che la natura non può essere pensata senza l’umanità. “È come quel passaggio della Genesi: “Cresci, moltiplica e domina la Terra”. Dominare è entrare in armonia con la Terra per farla fruttificare. E noi abbiamo quella vocazione”.

In questo senso ha messo in luce la filosofia di vita degli aborigeni dell’Amazzonia, dove vivere bene significa vivere in armonia con la natura. “Perché non possiamo separare il sociale dall’ambiente, ha detto. “Ripeto: la natura non perdona mai, ma non perché sia ​​vendicativa, ma perché mettiamo in moto processi di degenerazione che non sono in armonia con il nostro essere. Alcuni anni fa sono rimasto scioccato quando ho visto la foto di una nave che aveva superato per la prima volta il Polo Nord. Il polo nord navigabile! Cosa significa questo? Che il ghiaccio venga distrutto, si stia dissolvendo, a causa del riscaldamento. Quando si vedono queste cose, dobbiamo fermarci”, ha sottolineato.

I giovani e la politica

D’altra parte, Francesco ha fatto riferimento al motivo per cui i giovani non si impegnano in politica. Ha indicato che sono scoraggiati di fronte a tante situazioni di celati accordi mafiosi e di corruzione. “Eppure noi abbiamo bisogno dei giovani, perché sono loro che devono proporre la salvezza alle politiche universali. Perché la salvezza? Perché se non cambiamo il nostro atteggiamento nei confronti dell’ambiente, andremo tutti in malora”, ha evidenziato. Ha detto che i giovani devono imparare dalla scienza, dalla politica e dalla convivenza, affermando che si fida di loro e delle nuove generazioni.  “È importante aiutare i giovani in questo impegno socio-politico. Anche se oggi penso che la gioventù sia più viva e sveglia”, ha concluso nella sua intevista politica il Pontefice.

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2 commenti su “Papa Francesco: intervista al Pontefice politico…di Giannino Ruzza”

  1. Dobbiamo ricominciare da zero in modo assolutamente nuovo? E’ il marxismo la ricetta scientifica per creare finalmente il mondo nuovo? Si consiglia agli stati che oscillano tra dittatura e democrazia di abbracciare idee marxiste di liberazione che nessuno vorrebbe vedere applicate nel proprio paese? Capisco gli ucraini che hanno rappresentato Bergoglio con una gigantesca zeta sul petto.

  2. Tonino Spinello

    Dalla recente visita di Nancy Pelosi e di Elon Musk, Francesco appare molto vago e confuso.
    La prima cosa che mi suscita perplessità sono queste visite frettolose e affannose. Di cortesia? Forse!
    Mi sembra che ultimamente Roma sia un via vai di personaggi ambigui che fanno parte dello Stato profondo di Waschington e di Roma.
    Penso allo Spygate e l’Italgate che sta andando avanti e il Vaticano ne è coinvolto, quindi informare Francesco è doveroso da parte di Nancy. Tempo fa Renzi senza nemmeno che nessuno glielo chiede mette le mani avanti dichiarando che lui non c’entra niente con lo Spygate. Musk forse vuole la benedizione di Bergoglio per trovarci un’altro pianeta da indottrinare e rovinarlo prima di entrarci. Oppure gli vuole fornire dei preti artificiali, ultimo gioiello di sua creazione.
    Sui vaccini: Gli africani senza vaccini dovrebbero essere tutti morti come narrato dagli scienziati e dai mainsteam. Invece per loro fortuna sono i più vivi, i meno malati e i meno avversi da complicazioni da vaccino.
    Nella storia e nei secoli, le pandemie, i colera, le pesti, duravano due anni massimo e poi sparivano da soli, senza vaccini. Nel 2022 invece la natura narrata da Bergoglio e di tutto l’apparato scientifico muta, cambia strategia, sconvolge e stravolge proprio la sua natura stessa. Questa pandemia o virus non è destinata a scomparire da sola o in modo naturale in quanto ha fatto il suo corso, no, nonostante i vaccini scientifici e democratici, dopo tre anni non si vede fine a questa farsa. Anzi si intravede il principio tanto annunciato e preannunciato per l’autunno. Che siamo entrati nell’era dei profeti-visionari e non vogliamo crederci è umanamente normale, ma assecondare il tutto mettendoci nel mezzo la vitalità dei giovani è diabolico e inumano!

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