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Ragusa, il vescovo La Placa ai maturandi: i libri rendono liberi

Tempo di lettura: 2 minuti

«Il mio auspicio è quello che, uscendo dalle scuole superiori, voi giovani possiate sforzarvi, in ogni ambito in cui deciderete di impegnarvi, a partecipare attivamente alla vita pubblica, a dare il vostro contributo per rendere la nostra società più bella e giusta, a portare novità e idee che profumino del vostro entusiasmo». Così il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, in un messaggio di auguri a tutti gli studenti che si accingono ad affrontare gli esami di Stato. Due messe con i maturandi saranno celebrate domani alle 19 nella chiesa del Sacro Cuore di Ragusa e alle 20 nella basilica di San Giovanni Battista a Vittoria. A officiarle don Paolo La Terra e don Giuseppe Di Corrado. “Sono stati anni difficili – dice il vescovo – praticamente avete vissuto il triennio tra chiusure e dad a intermittenza, penalizzati gravemente nelle relazioni e nella didattica. Tuttavia in quest’ultimo anno si è riusciti a condurre l’attività scolastica nel migliore dei modi possibili, nonostante il permanere della pandemia e, sicuramente, i vostri insegnanti vi hanno preparato al meglio a questo importante appuntamento, per il quale dovete essere puntuali e preparati, secondo le vostre possibilità. Lo studio, in fondo, non è soltanto acquisizione di nozioni ma assimilazione della capacità critica di pensare. Per questo va sempre coltivato, al di là del vostro imminente traguardo. Sono proprio i libri che ci rendono liberi».

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6 commenti su “Ragusa, il vescovo La Placa ai maturandi: i libri rendono liberi”

  1. Tonino Spinello

    Tranne i libri faziosi dei vari politici, giornalisti, servi di partito e sudditi globalisti vari.
    Gli studenti non sono messi più nella condizione di pensare, ma di assimilare ed assecondare ciecamente il sistema malato che gli hanno costruito specie in questi ultimi tre anni.
    I nostri giovano hanno bisogno di disintossicarsi da tutte le tossine che gli hanno appiccicato addosso.
    Poi possono scegliere se essere liberi o meno. Allo stato attuale, li hanno solo liberamente rinc…….ti.

  2. la verità, sempre

    Spinello, che dire poi delle fake news che si leggono su internet e che qualcuno promulga nei vari blogs.

  3. Lo studio forma il pensiero e costruisce la capacità critica della mente dell”individuo. I libri, che non sono testi, non rendono liberi, proprio perché, tantissimi sono gli scrittori improvvisati, di scarso contenuto educativo e letterale, nelle librerie solo per incanalare il pensiero unico.

  4. Il problema grave, purtroppo è, l’ignoranza di coloro che decidono quali libri siano “giusti” o quali siano “sbagliati”, quali siano “faziosi” o quali siano “non faziosi”, poichè è proprio in quel gesto che l’anima populista che distrugge la società, tutti si ritengono in diritto di obbiettare ogni cosa non comprendono… arrivando a negare i genocidi, idolatrare anche chi non conoscono, infangare coloro che gli fa’ poca simpatia, arrivando a giudicare i giudici e le sentenze.
    Questa è la teoria dell’uno vale uno che ha distrutto questa scadente società. Un caloroso e bruciante abbraccio al commentatore che pratica la nobile arte del copia incolla e ci propina le nobili gesta del non globalista Putin.

  5. Cesare Comisso

    Sull’affermazione “Sono proprio i libri che ci rendono liberi” Nessuna obiezione, solo un “bravo” al vescovo che lo ha ricordato. Dopo i cattivi maestri non mancano mai ma bisogna educare all’approccio critico di ciò che si legge o vede…

  6. Tonino Spinello

    Ho la vaga impressione che ad alcuni commentatori li disturbo anche nel sonno! Sicuramente sono presi da fobie personali e la notte hanno terribili incubi.
    Questi signori sono presi talmente dalla frenesia di portare il dialogo alla caciara o allo scontro che non riescono a capire il pensiero di un discorso. Preferiscono estrapolare qualche frase qua e là per confutare un discorso e vomitare la bile che hanno dentro. Il loro innato apostolato li porta a non comprendere il pensiero altrui se non ci metti nel mezzo il veleno che non riescono a espellere.
    Il tutto con comprovata intelligenza che solo l’Altissimo ha donato loro. Poi però si esprimono come li hanno educati ad esprimersi i vari mainsteam, politici ecc.
    Tutti gli altri che dissentono da qualche commento o articolo, preferiscono dare la loro versione con il loro pensiero e senza sputare veleno. Questi “esseri” sono gli sfortunati che purtroppo l’Altissimo non ha voluto posare lo sguardo su di loro.
    E sono tanti purtroppo!

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