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Riconoscimento dal Senato alla “Cataudella” di Scicli

Tempo di lettura: 2 minuti

Gli alunni del Quintino Cataudella di Scicli hanno ricevuto un prestigioso riconoscimento dal Senato della Repubblica. Il progetto di legge presentato, “Voto con la Spesa”, è stato selezionato dalla Commissione di valutazione che ha particolarmente apprezzato la rilevanza etica del lavoro svolto.  L’inserimento dell’insegnamento di Educazione Civica come disciplina nei Licei è stata l’occasione per avviare un serio percorso di lavoro condiviso. Il Dirigente scolastico prof. Enzo Giannone ha fortemente creduto nell’iniziativa, creando le condizioni per il buon esito. Al fine di ricevere un pieno riconoscimento per il lavoro svolto, gli alunni della classe quarta del Liceo Classico saranno, nel prossimo anno scolastico, coinvolti in incontri di formazione e premiazione con funzionari del Senato e avranno modo di illustrare, direttamente a Roma, ai Senatori della Repubblica il disegno di legge da loro predisposto. “Si tratta di un progetto di legge a cui crediamo molto – sottolinea il prof. Franco Portelli – perché si propone di contribuire a sostenere un nuovo modello di economia che privilegia la collaborazione piuttosto che la competizione, che rispetta il lavoro dell’uomo, che presta attenzione all’ambiente ed alla salute dei consumatori. Abbiamo superato abbondantemente quello che Luigi Einaudi definiva “punto critico” di non ritorno, diverso per ogni società, eppure esistente per ognuna di esse. E’ necessaria un’alleanza tra consumatori, piccoli produttori e commercianti onesti.   L’alternativa alla competizione, allo sfruttamento, alla distruzione del lavoro, alla fine dell’agricoltura, è il consumo critico. Quando acquistiamo un prodotto dell’agricoltura condividiamo una storia, fatta di lavoro, di sacrifici, di amore per la terra. In troppi casi però siamo consumatori poco attenti e rischiamo di diventare complici di un sistema che sta distruggendo l’agricoltura. “Voto con la spesa” (presentazione video del progetto https://www.youtube.com/watch?v=gaVQexbuRvc) vuole eliminare le speculazioni generate dai troppi passaggi commerciali, far dialogare direttamente il produttore con il consumatore finale offrendo prodotti genuini. L’etica rappresenta per le aziende un differenziale competitivo molto forte. Nel futuro, saranno competitive le imprese che riusciranno a far percepire al consumatore che operano seguendo principi etici e di buona condotta. Avranno successo quelle aziende che saranno in grado di mettere al primo posto il cuore e non gli affari. L’utile rappresenterà, in questo modo, non un fine ma la semplice conseguenza di un lavoro che produce benefici alla collettività”.

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1 commento su “Riconoscimento dal Senato alla “Cataudella” di Scicli”

  1. Lodevole l’iniziativa dell’Istituto e degna di ammirazione la sensibilità degli alunni.
    E’ una bella notizia, che fa seguito alla precedente di pari contenuto apparsa su questo giornale lo scorso 8 aprile (Scicli. Il presidente Draghi scrive agli alunni del Cataudella).
    E non si può che gioirne.
    E’ vero, la scelta del consumatore è un potentissimo strumento economico.
    E l’inconsapevolezza e la superficialità con cui se ne fa un uso disinvolto e acritico genera effetti inaspettati e contrari alle migliori intenzioni.
    Comprendere che il nostro vivere, più o meno intenso, implica responsabilità è importante; soprattutto quando agiamo distrattamente. E superficialità e sciatteria sono molto pericolosi; più di quanto si pensi.
    “Ognuno è responsabile di tutti. Ognuno da solo è responsabile di tutti. Ognuno è l’unico responsabile di tutti”; è duro da sentire e ancor più da pensare ma è tremendamente vero quello che Antoine de Saint-Exupéry scrive nel suo libro “Pilota di Guerra”.
    Eugenio Borgna in “Responsabilità e speranza” esprime: “La responsabilità è stata definita con radicale chiarezza da Umberto Galimberti come la consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni che consente di modulare le proprie scelte, e che non può non avere nella sua premessa la libertà….”
    Saranno tesi infondate, le mie, ma mi capita spesso di pensare che dietro il candore dei sani propositi di milioni di casalinghe italiane che comprano in negozi cinesi (nessuna discriminazione, sia chiaro), guardando solo alla loro microeconomia per privilegiare la convenienza, c’è un’alimentazione esponenziale dell’economia dello Stato asiatico, che fa leva sulla sua ricchezza per un malcelato progetto egemonico; che dietro lo spropositato successo commerciale di Amazon, esempio tutt’altro che virtuoso di azienda, sensibile alle “voglie” dei clienti e non molto attenta ai “diritti” dei dipendenti, c’è la smodata domanda di innocenti consumatori; che dietro il dilagante sviluppo dei servizi offerti da Just Eat, Glovo, Deliveroo, ecc. c’è la dilatata e distorta idea di comodità nonché il senso di pigrizia dettato forse dalla stanchezza psicologica di consumatori che – come fedelmente rappresentato dagli spot pubblicitari che promuovono i servizi – passano dai tasti fisici del telecomando della smart TV ai tasti virtuali dello smartphone, usato come telecomando, per “soddisfare” bisogni primari come la fame sorvolando sull’etica di queste aziende.
    Penso che la famiglia e la scuola dovrebbero aiutare l’individuo sin dai primi anni di vita ad amare la scoperta, l’apprendimento, lo studio senza sgobbare svogliatamente sui libri e senza ripetere a pappagallo, come si fa spesso con la storia, riservando con creatività quest’ultimo metodo (in disuso) solo alla poesia per esercitare memoria, espressione, riflessione e sensibilità.
    Anche i media: servizio pubblico e TV commerciali in primo luogo, potrebbero essere più rispettosi verso chi ne fruisce proponendo cultura e intrattenimento di qualità, se non al posto di, in alternativa a programmi TV sempre più trash – traboccanti dal piccolo schermo e spopolanti trasversalmente in tutti i canali in chiaro, criptati e pay – che, offrendo sistematicamente vacuità, obnubilano le coscienze e calpestano ogni forma di cultura.
    Probabilmente sono in errore pensando che il loro proliferare ridimensioni il senso del vivere e sia di contrasto, se non di ostacolo, a iniziative come la riscoperta dello studio dell’educazione civica e l’implementazione delle attività di service learning, promosse dal progetto dell’Istituto Cataudella e volte alla formazione di cittadini consapevoli e responsabili, rispettosi del lavoro e dei diritti altrui, sostenitori di un’economia virtuosa e attenti agli effetti sociali che questa genera.
    Forza ragazzi! Grazie! Questo progetto è una preziosa opportunità.
    I vostri buoni propositi e l’impegno dei vostri formatori accendono la speranza in un futuro e in un mondo migliore.

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