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Venerdì s’insedia la Commissaria al Comune di Modica

Tempo di lettura: 2 minuti

Si insedierà domani Domenica Mimma Ficano, la commissaria straordinaria nominata dall’Assessore Regionale agli Enti Locali per gestire il Comune di Modica fino alla prossima primavera. Palermitana, 61 anni, di  Bagheria, dovrà, infatti, sostituire il sindaco dimissionario, Ignazio Abbate.

 

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3 commenti su “Venerdì s’insedia la Commissaria al Comune di Modica”

  1. Benissimo!!! Alla Signora COMMISSARIO un in bocca al lupo per il lavoro che la attende. Più che i conti del Comune, la Signora dovrà resettare il maschilismo, i pregiudizi e il provincialismo di tanti che blaterano per dire che ci sono, che hanno governato con il sindaco uscente e che ora lo scaricano miseramente in vista delle prossime elezioni. Sicuramente BRAVA , capace e caparbia per imbrigliare il Comune e toglierlo dalle sabbie mobili.

  2. Ogni volta che si parla di nomine femminili tutti partono in quarta a “reclamare” vendetta nei confronti della società, a loro dire maschilista. Uomo o donna non importa, le persone devono ricoprire gli incarichi per merito; anche le quote rosa sono a mio vedere un’idiozia… tutte donne, tutti uomini, metà e metà, 80%-20%… ma veramente la mentalità è ancora, ai nostri tempi, così ristretta?
    Ad ogni modo il compito da affrontare è traghettare il comune fino alle prossime elezioni in quanto il sindaco si è dimesso, questo è quanto; la commissaria non è stata nominata per fronteggiare, e/o regolarizzare, una situazione criminosa o una truffa o chissà cosa. Cosa voglio dire? Che è inutile pretendere la qualsiasi, si spera solamente che farà il meglio per la città.

  3. Del sindaco uscente, ovvero Abbate, è stato detto di tutto per quanto ha operato in città, è stato criticato ed attaccato,dai suoi collaboratori in Comune, a torto o a ragione… Ora gli stessi cercano di smorzare i toni quasi a volerlo rivalutare…. a volersi scusare, a sottolineare che nessuna situazione, lasciata in Comune, esige attenzione. Poco da dire, molto da riflettere per capire che non si gestisce il governo della città ma l’ambizione a conservare lo scranno.

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