
Il parlamento somalo non è riuscito ad eleggere il presidente del Paese al primo turno. Sono quattro i candidati con il maggior numero di voti che se la vedranno al secondo turno. La votazione per la definizione del prossimo presidente della Somalia, più volte posticipata dal 2021, è iniziata quest’oggi a Mogadiscio tra forti misure di sicurezza per paura di attacchi terroristici. Il leader con il maggior numero di consensi del primo turno è stato Said Abdullahi Dani, capo della regione autonoma del Puntland, con 65 voti. Il presidente ad interim Mohamed Abdullahi Mohamed è arrivato secondo con 59 voti. Trentanove i candidati aspiranti, tra cui come di diceva, il presidente ad interim Mohamed Abduhallahi Mohamed, popolarmente noto come Farmajo per via del suo amore per il formaggio italiano. Anche l’ex presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud (52 voti) e l’ex primo ministro Hassan Ali Khaire (47 voti) sono passati al secondo turno, che secondo quanto riferito inizierà quasi subito. La votazione si è svolta in un hangar fortificato dell’aeroporto della capitale somala, Mogadiscio, protetto dalle forze dell’African Union Transitional Mission in Somalia. La capitale Mogadiscio è in totale lockdown fino a lunedì mattina. Tutti i 329 parlamentari hanno iniziato a votare in quella che dovrebbe essere una disputa serrata. I membri del parlamento e i senatori che eleggeranno il presidente sono stati eletti da delegati scelti dai capi clan. Il presidente avrebbe dovuto essere eletto dal popolo somalo a suffragio universale, ma questo piano è stato fatto fallire dall’élite politica del paese. Il voto sostenuto dalle Nazioni Unite è stato ritardato di oltre un anno a causa di dispute governative, ma questo mese si farà garante per l’arrivo di 400 milioni di dollari dal Fondo Monetario Internazionale. La nazione del Corno d’Africa sta attraversando la peggiore siccità degli ultimi quattro decenni, in uno sfondo di violenze dovute agli attacchi dei ribelli di Al Shabaab, lotte intestine tra le forze di sicurezza e le rivalità tra clan. E’ il ritratto della Somalia odierna.