I bambini delle famiglie cubane che vivono in Colombia hanno celebrato ieri, tra giochi, disegni e altre attività ricreative, i 61 anni dell’Organizzazione José Martí Pioneer, una formazione che riunisce i bambini cubani in età scolare fino all’istruzione secondaria. Il gioioso incontro si è svolto presso l’ambasciata cubana della capitale Bogotá, uno spazio dedicato, dopo oltre due anni di isolamento sociale dovuto alla pandemia. Gioia, colori, palloncini e dipinti hanno caratterizzato la giornata nel clima caldo e soleggiato della città. La presidente dell’Associazione dei residenti cubani in Colombia, Ofelia Peña, ha evocato, ovviamente, l’eroe nazionale cubano, José Martí (chi ha visitato Cuba non può non aver notato, in ogni dove, i cartelloni inneggianti le gesta di Martì) ha introdotto estratti dalla rivista, L’età dell’Oro, in apertura della festa. “Questo giornale è dedicato a ragazzi e ragazze. Non puoi vivere senza di loro, così come la terra non può vivere senza luce. Il bambino deve lavorare, camminare, studiare, essere forte, essere bello: il bambino può diventare bello, anche se nasce brutto”, cita Ofelia nel mensile cubano dedicato ai bambini d’America. “Un bambino buono, intelligente e pulito è sempre bello da vedere. Ma non è mai un bambino più bello di quando porge un fiore nelle mani di un suo amico”, ha proseguito in un altro frammento.., la nostra Ofelia. La presidente non ha mancato di ringraziare l’ambasciatore, Javier Caamaño, i membri della sede diplomatica, i cubani e le famiglie colombiane presenti per aver facilitato questo momento di unione e felicità. Insieme all’anniversario José Marti è stata commemorata anche la Giornata internazionale della donna con la consegna di rose alle donne che hanno partecipato ai festeggiamenti. Inoltre, i cubani residenti in Colombia non potevano non ricordare “i nostri cari”, dell’Unione Giovani Comunisti, in occasione del 60° anniversario.
- 10 Settembre 2024 -