
Il 31enne modicano Andrea Caschetto con altri volontari hanno portato a Padova una bimba ucraina di otto mesi affetta da infezione da shunt. Sono andati a prenderla all’ospedale di Leopoli. La minore si chiama Christina ed è stata trasportata insieme con la sua mamma all’ospedale di Padova.
La minore il 6 agosto dello scorso anno ed aveva un gemello, purtroppo, deceduto. Operata nei mesi successivi, a gennaio le condizioni di salute erano peggiorate con febbre e segni crescenti di ipertensione e a fine gennaio gli era stata diagnosticata un’infezione da shunt. Poi lo scoppio della guerra e nel frattempo la bimba l’8 marzo era stata ricoverata nel reparto di neurochirurgia, nei bunker ucraini, insieme alla madre.
“Per andarsi a lavare – racconta Caschetto – dovevano attraversare sempre la strada con rischi di bombardamenti. Terrore per farsi una semplice doccia. La mamma ha trovato nel dolore causato dallo scappare per la guerra un ringraziamento alla guerra stessa. ‘Grazie’ alla guerra è riuscita a trovare i contatti per far ricoverare la bimba in uno dei centri medici migliori d’Italia. Dove la bimba potrà essere curata nel migliore dei modi. Buona fortuna a questo amore grande. Grazie a tutti i bambini che rappresentano l’invenzione più bella: la pace”.
5 commenti su “Il modicano Caschetto porta bimba malata da Leopoli a Padova”
Un bel gesto sicuramente. Ma vorrei ricordare che nello Yemen c’è una guerra da almeno sette anni, come mai la solidarietà solo in Ucraina? E non dimenticare lo schifo lasciato dagli americani e altri, in Afghanistan. Forse quelli sono cittadini di serie B? La televisione con la propaganda fa danni devastanti.
…silenzio… il bene si fa in silenzio!!!
Certo Peppe, e il male o parteggiare per Putin si fà starnazzando, vero? Bravo pacifista della domenica!
Senza andare tanto lontano. La vicinissima e civilissima Malta, appena due giorni dopo la visita del Papa, si è rifiutata di attraccare una nave OMG con profughi. E non è la prima volta. Sanzioni!!!!!!
Vergogna!!!!!!!
D’accordo con il sig Peppe…… Le cose si fanno senza pubblicità. Si fanno e basta.