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Violenza e minacce. Modica, in due patteggiano

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Il 10 Aprile 2020, Venerdì Santo, in piena pandemia, avendo parcheggiato la propria autovettura nei pressi della Banca Intesa di Via Sacro Cuore per fare un prelievo al bancomat e fare le provviste alimentari in vista della Pasqua, era stato bloccato per oltre un’ora dalla sua ex compagna, un’insegnante, che aveva posto la propria vettura  perpendicolarmente, impedendo all’uomo di uscire dal parcheggio.
La donna, modicana, pretendeva di sapere, prima di spostare l’autovettura, con chi era stato lasciato il loro comune figlio, affidato al padre per le festività pasquali.
Solo l’intervento di una pattuglia della Polizia di Stato ha consentito all’uomo di proseguire nel programma pomeridiano e fare rientro a casa.

Una vicenda che è finita all’attenzione del giudice unico del Tribunale di Ragusa, Gaetano Demartino, per un processo nel quale la donna, 42 anni, era accusata di violenza privata. Nella vicenda è stato implicato anche un amico della donna, 53enne, accusato di minacce.

I due, difesi rispettivamente degli avvocati Giuseppe Nigro e Fabio Maltese (la vittima si era costituita in giudizio con l’avvocato Giuseppe Pellegrino), hanno patteggiato la pena, col consenso del pubblico ministero Concetta Vindigni,  e sono stati condannati a due mesi e venti giorni e a due mesi di reclusione, pena sospesa.

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