
Elezioni amministrative 2022. Si vota domenica 12 giugno. Partiti e movimenti, per la verità, sono già al lavoro da qualche mese.
Quattro, ad oggi, i candidati a sindaco nella città della Torre: Roberto Ammatuna, sindaco uscente, Giuseppe Spadola, Enzo Galazzo e Patrizia Burrafato. A pieno ritmo la corsa per la formazione delle liste dei candidati.
Difficile per il momento ipotizzare il numero delle liste di appoggio ai quattro candidati alla carica di primo cittadino. Questa volta, a quanto è dato sapere, partiti e movimenti sembrerebbero orientati a selezionare con più attenzione uomini e donne da presentare nelle liste per il Consiglio comunale, onde evitare situazioni di vero imbarazzo, con numero di preferenze assolutamente insignificanti, se non pari allo zero, raccolti da decine di candidati nelle elezioni del 2017.
Altra novità di quest’anno è rappresentata dalla domanda sempre più forte che viene dalla base elettorale per il “programma-contratto” da votare.
“Non intendiamo scegliere il sindaco sulla base di promesse verbali confezionate con aria più o meno accattivante – dicono in molti – perché sono troppe le delusioni incassate negli ultimi anni in fatto di promesse fatte e non mantenute con riferimento particolare alla questione dell’ampliamento territoriale e dei lavori di messa in sicurezza e di potenziamento del porto di cui si parla da 20 anni. “Sta vota carta mi canta ‘n cannolu, ci voli, …. da lausari pi dumani”.
Come dire “scripta manent, verba volant”. E non hanno tutti i torti. Idee, progetti e iniziative varie da intraprendere per il bene della città vanno elencati in un programma amministrativo chiaro e leggibile.
Incontri, dibattiti, conferenze e comizi dovranno servire a illustrare il programma da portare avanti nei prossimi cinque anni di governo di Palazzo La Pira.
Questo il percorso da fare da qui al voto per meritare i consensi da parte di una comunità che, mai come in questa competizione elettorale, esige chiarezza di intenti e soluzione concreta dei problemi.
Questa volta si avverte forte l’esigenza di tracciare unnuovo e moderno binario per favorire la corsa veloce di una locomotiva che, da troppi anni, arranca con il freno a mano tirato.