
Joseph Overton, sociologo americano deceduto purtroppo in giovane età, nel 2003, ha lasciato un’eredità importante nel mondo accademico, formulando una teoria di ingegneria sociale meglio nota come “The Overton Window”, la finestra di Overton. Lo scopo era quello di indagare i meccanismi di persuasione e di manipolazione delle masse, e di come un’idea completamente inaccettabile per la società, ad un certo punto, possa diventare pacificamente accettevole ed infine addirittura legalizzata, sfruttando i canali della comunicazione sociale, e non sempre in una direzione virtuosa.
Come possono i media influenzare il pensiero?
Joseph P. Overton (1960-2003), vice-presidente del centro studi statunitense Mackinac Center for Public Policy. riuscì a fornire in tempo uno schema piuttosto chiaro poco prima di ritrovarsi coinvolto in un tragico incidente, schiantandosi al suolo con un aereo di piccole dimensioni che egli stesso pilotava. La finestra di Overton è uno schema, uno spazio concettuale all’interno del quale si individuano sei stadi che guidano l’orientamento dell’opinione pubblica, e dei legislatori, rispetto a una certa idea o possibilità politica.
Secondo Overton, dunque, le idee affrontano queste fasi:
1) impensabili(inaccettabili, vietate);
2) radicali(sempre vietate, “salvo” qualche eccezione);
3) accettabili(non sembrano più tanto assurde);
4) sensate(razionalmente difendibili);
5) diffuse(socialmente accettabili);
6) legalizzate(diventano a tutti gli effetti consuetudine).
Il fatto che una proposta, di natura politica ad esempio, sia inaccettabile, non significa che lo sarà in perpetuo; vuol dire piuttosto che risulterà necessario anzitutto “spostare verticalmente” la finestra di Overton di grado in grado, attraverso un processo a volte lento ma graduale. È così che gran parte delle idee e delle azioni politiche considerate in un primo momento estreme e inaccettabili, vengono accolte entusiasticamente e senza troppe riserve qualche anno dopo. La Finestra cambia, è in continuo movimento, e questo apre un ventaglio di opportunità riguardo a ciò che si può proporre man mano, diventando ordinario. Tra i tanti esempi che ognuno, singolarmente e in tutta coscienza, può considerare e valutare, mi è parso utile porne in luce uno che, allo stato attuale, si trova ancora nel riquadro DUE della finestra di Overton: la pedofilia. Vi sembra assurdo che questa possa diventare accettabile e consuetudinaria? Beh, il tempo lo rivelerà, ma basti pensare che nel 2018, una studentessa di medicina, in Germania, ha tenuto un monologo di un quarto d’ora, successivamente accolto da applausi scroscianti, presentando la pedofilia in termini positivi come un normale orientamento sessuale piuttosto che come una grave devianza patologica. Ne sono seguiti ulteriori piccoli convegni sparsi ma tutti orientati verso questa idea; e ovviamente hanno trovato anche il supporto dei media e di associazioni come la NAMBLA(North American Man Boy Love Association), un’associazione di pedofili americani.
Vi sono tre modi principali di spostare la finestra di Overton:
1) LA CRISI: quando accade qualcosa di straordinario che esula dal controllo e dalla comprensione della gente, allora quest’ultima è disposta ad accettare istantaneamente regole che prima sarebbero state concepite come assurde, e che magari continuano ad esserlo. Vi ricorda qualcosa?
2) LA PERSUASIONE GRADUALE: a differenza del primo punto, il cambiamento avviene per gradi di modo che il carico sia percepito in modo più sopportabile. È il caso delle tasse: la gente accetta nuove tasse quando queste sono introdotte gradualmente, poco alla volta, piuttosto che accettare un’unica grande tassa improvvisa.
3) I LEADER CARISMATICI: come nel caso di Nelson Mandela, Gandhi, ma anche di Hitler e Stalin, la gente è disposta ad accettare un’idea poiché “garantita” da persone di cui si fidano.
Danilo Maci
2 commenti su “La finestra di Overton e la sottile arte della manipolazione..di Danilo Maci”
Tradotto in soldoni, si potrebbe osare “Ipnosi di Massa”!
Un processo lento e continuo di bombardamento mediatico che alla fine porta l’essere umano all’indottrinamento e alla sonnolenza di pensiero.
Questo è quello che hanno fatto e fanno gli illuminati con le guerre, gli immigrati, le crisi economiche artificiali, i virus, i vaccini e le religioni. Questo è quello che fanno per arrivare agli scopi che si sono prefissi i globalisti illuminati, cioè il controllo totale dell’essere umano fino ad arrivare al “Transumanesimo”.
Chi non è disposto a seguire queste narrazioni o meglio farsi manipolare il cervello, man mano sarà escluso dalla società perchè non allineato al pensiero unico e univoco. Nella sostanza se segui le narrazioni per come ti vengono raccontate e fatte vedere, hai la sicurezza di appartenere al gregge e ti senti protetto oltre dalle altre pecore, anche dai tuoi padroni che nonostante ti tengono dentro un recinto.
Ma la cosa geniale è che più lo dici e più si affezionano alle regole di comportamento per vivere secondo l’impostazione del loro padrone. Anche le restrizioni fanno parte delle regole, anzi sono necessarie. E tutto sempre dentro un recinto ben delineato che nessuno può scavalcare.
Ps: “Cu sa senti strinci i rienti”!
Già stiamo assistendo a questo imbonimento delle masse, leggere Travaglio o personaggi come lui, seguire comici straricchi ed incazzati che inculcano a gente addormentata di essere più onesti degli altri, convincendo anche i loro adepti di essere più onesti degli altri, un paese di gente individualista ed egoista, non rispettosa di nessuna regola del vivere civile, lamentosa ed incapace, arrivando al punto che leggi ad personam di qualche anno fà, sono bazzecole rispetto all’attuale.
Tanta gente si è persuasa arrivando a votare per questa gente in ragione di uno su tre votanti, oggi si apprestano allo stesso giochetto altre persone con simboli diversi e con lo stesso cinismo dei precedenti. Questo è il populismo dei pifferai, ma i pifferai cambiano e i sorci sono sempre gli stessi, sempre i soliti illusi di essere trasgressivi, mentre sono solo poveri illusi addormentati. Ingegneria sociale al servizio di furbastri.