
“Perché fare tutto da capo? Non si sarebbe potuto modificare l’esistente?”. Sono questi gli interrogativi che il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Vittoria, Giuseppe Scuderi, già presidente della commissione Assetto, durante la precedente consiliatura, si pone a proposito della variante al Prg dopo la bocciatura in aula. Una decisione che, adesso, determinerà la riproposizione dell’intero percorso burocratico-amministrativo. “E tutto ciò – afferma Scuderi – ci farà perdere tempo prezioso. Tra l’altro, stiamo parlando di uno strumento che aveva superato tutti gli step e che era stato pure esitato dall’assessorato regionale Territorio e ambiente. Ora, invece, si dovrà ritornare indietro. E tutto questo, forse, perché gli attuali documenti non portano la firma dell’attuale sindaco. Tra l’altro, un annullamento maturato senza alcuna condivisione, sulle motivazioni, né con i consiglieri di maggioranza né tantomeno con quelli di opposizione. Ma è davvero questo il modo di intendere la politica, di portare avanti la concertazione, da parte dell’attuale primo cittadino? Eppure, questo sindaco avrebbe avuto una grande possibilità. Ma è politicamente prigioniero di se stesso, così come la maggioranza risulta succube di un primo cittadino che non ha ritenuto opportuno illustrare con dovizia di particolari all’aula le motivazioni per cui si sarebbe dovuta percorrere questa strada”.
“Per Aiello – continua Scuderi – è normale azzerare tutto quello che hanno fatto gli altri sindaci prima di lui. Così ha fatto con la Vittoria mercati, così con Largo Cavour che ha deciso di riaprire al traffico. E continuiamo a sprecare, senza motivi validi, soldi e tempo. Tra l’altro, in questo atteggiamento c’è grande incoerenza politica. Perché si è bocciato un atto, la variante, che, nella versione portata avanti dalla Giunta Moscato, contemplava la presenza di quattro emendamenti che proprio Aiello aveva fatto approvare durante la precedente consiliatura. E, come se non bastasse, si rivolge all’opposizione affermando che l’attuale variante è frutto di inciuci e di accordi loschi, dimenticando, tra l’altro, che mezzo Consiglio comunale che oggi risponde ai suoi comandi politici partecipò a vario titolo prima all’approvazione del Prg propugnato dal sindaco Nicosia (con i consiglieri Avola, Fiore, Dezio, Prelati e Romano) mentre con Moscato anche Romano e Iaquez, oggi sempre sostenitori di Aiello, esitarono lo strumento che allo stato attuale Aiello contesta. Voglio altresì ricordare che la variante è stata discussa largamente con la città in occasione anche di numerose riunioni della commissione da me presieduta. E che né Nicosia né Moscato, a fronte di un argomento così delicato, hanno fatto prevalere, pur avendone la possibilità, la logica dei numeri, ma hanno sempre dato spazio alla cosiddetta fase dell’ascolto. La città sta subendo una revoca a scatola chiusa. E tutto ciò a fronte di una maggioranza del Consiglio comunale sorda a qualsiasi sollecitazione e completamente succube, sul piano politico, rispetto ai diktat del sindaco”.