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Finanziaria 2022: eccesso di spesa corrente…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Con 355 voti favorevoli e 45 contrari, la Legge di Bilancio è stata licenziata ieri, in tempo utile per evitare al Paese di finire in esercizio provvisorio. Per il 2022 è stata stanziata la bella cifra di 32 miliardi, che i partiti, manco a dirlo, hanno accolto con soddisfazione. La prodigalità è la sola carta vincente della politica italiana, che ha smarrito il rapporto con la realtà dei numeri nel paese in cui pochissime sono le cose che funzionano. Funziona ancora, con qualche difficoltà e grazie alla tenacia e al coraggio, il settore delle imprese, che resiste all’ostilità di un apparato politico-amministrativo enfiato a dismisura dall’ingresso di sempre nuovi addetti, al servizio di se stessi e del proprio ruolo, che consiste eminentemente nel produrre e riprodurre norme cavillose e perfino grottesche, produttrici, a loro volta, di lentezze ed inefficienze incompatibili con il mercato. Un’economia immaginaria che deve la propria sopravvivenza all’economia reale, cui impone, in modo arbitrario, ostacoli di ogni tipo. Sul fronte opposto a quello dei politici, gli economisti, che felicemente liberi da esigenze di consenso e dal timore di rimanere a piedi, vedono nei numeri un’anticipazione di quello che potrà avvenire e mettono in guardia contro gli effetti di una manovra eccessivamente espansiva. Fanno notare che la spesa corrente che punta tutto sulla crescita, se da un lato favorisce la riduzione del debito pubblico perché incrementando il Pil determina l’aumento delle entrate dello Stato, dall’altro, in presenza di un’inflazione che sale, cioè dell’innalzamento medio dei prezzi di beni e servizi in un arco di tempo prolungato, potrebbe condurre a una politica monetaria restrittiva, ossia un aumento dei tassi di interesse, penalizzante per risparmiatori e lavoratori. La conclusione è che se l’Italia non perseguirà un percorso di riduzione del debito, sarà in balia dei mercati, come è già avvenuto. Quindi, la spesa corrente deve essere controbilanciata o da un aumento dell’imposizione fiscale, soluzione cara alla sinistra, o da investimenti pubblici che spingono in alto la crescita ma che solo le riforme strutturali, che l’Europa ci chiede da tempo, sono in grado di garantire e che i partiti si son ben guardati dal fare. Scontentare elettori e amici? Non sia mai. Stesso tenore in occasione della Finanziaria. Anche quest’anno si è ripetuto l’assalto alla diligenza. I paletti che Mario Draghi e Daniele Franco avevano posto alle misure regressive nate in campo giallorosso sono stati fatti saltare. Prorogato il Superbonus 110 , definito dal premier una “misura distorsiva”, esteso alle unifamiliari con il limite Isee di 25 mila euro poi abolito, eliminato e poi reintrodotto da Franceschini il Bonus facciate, ridotto dal 90 al 60 per cento, rinnovato il bonus mobili da 5 a 10 mila euro. Sostanziosi cadeaux ai ricchi da parte dei difensori dei poveri e dei nemici delle diseguaglianze sociali. A chiacchiere. E a proposito delle modifiche al reddito di cittadinanza, il fallimento dei grillini difeso dal Pd che non voleva fare uno sgarbo ai gentili alleati, il governo aveva proposto una riduzione del 20 per cento dell’aliquota implicita del 100 per cento sui percettori del reddito che lavorano, ma il taglio della tassa è stato tolto. Orlando non ha trovato i soldi. Erano stati tutti destinati ai ricchi. Del resto, c’è qualcuno che conosca un politico amico dei poveri? I veri poveri non vanno in piazza, non scrivono minacce e insulti sui social, non hanno una casa da ristrutturare o una facciata da sistemare, non hanno neanche una casa e neanche occupano quelle degli altri, non hanno la tessera della Cgil in tasca, e non vanno a votare.

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7 commenti su “Finanziaria 2022: eccesso di spesa corrente…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Tonino Spinello

    Bel commento Dott.ssa Faletti, se letto tra le righe si capisce quanto il distacco sociale lo vogliono santificare per creare due mondi paralleli. Uno per i miserabili che dovranno sottostare a leggi e regole asfissianti e sottomissive, l’altro per i prescelti che si godranno i benefici del facchinaggio dei miserabili. L’attuale fascia media è destinata a scomparire, forse un 5% farà il salto di qualità, ma il restante 95% al quale fanno parte anche molti accademici ed intellettuali, farà buona compagnia ai miserabili nel frattempo ghettizzati.
    Forse una visione troppo pessimista, ma volgendo lo sguardo alla politica, alle politiche e al resto del mondo per come si muove e per come stanno incardinando le cose, credo che non siamo tanto lontani da tutto questo. Comunque allo stesso tempo nutro molte speranze che questa visione non si realizzi e tutti quelli che stanno cercando di fare terra bruciata al popolo si bruceranno da soli.
    Non ci si illuda che qualche buon samaritano politico o movimento si intesti l’interesse dei poveri e degli invisibili, nessuno andrà mai contro il regime monetario per farsi male!
    Chi e cosa si potrebbe fare per troncare questa rincorsa al massacro proletario? Ci rendiamo conto che dovrebbero essere loro ad avere paura di noi invece di essere noi terrorizzati da loro?
    Riflessivo Buon Anno!

  2. @Tonino Spinello
    Vale il motto di Hegel, caro anche a Marx: la storia procede sempre dal lato cattivo, cosicché, se vogliamo trovarvi del buono, bisogna affidarsi all’ottimismo della volontà. L’augurio di buon anno serva da esorcismo. Auguri!

  3. Tonino Spinello

    A proposito di esorcisti, Don Amorth non è riuscito a scacciare Bergoglio, come la democrazia non ha saputo scacciare la “variante” Draghi.

  4. Aristotele: “Noi siamo quello che facciamo, sempre. L’eccellenza non è un atto ma un’abitudine”. Affermazione perfetta se riferita a Draghi. Potremmo riferirla ai partiti che sono in Parlamento? Se così fosse, Draghi non ci sarebbe. In quanto alla democrazia: una classe politica debole e ineffettuale è in grado di garantire la democrazia?

  5. Tonino Spinello

    E allora diciamolo chiaro una volta per tutti cavolo!
    La democrazia è imbalsamata grazie alla politica che ha permesso di eleggere Premier Draghi ($) voluto da Mattarella che a sua volta voluto dalla Ue che a sua volta……
    Dove sta la democrazia? In Via Degli Ipocriti numero periodico!

  6. Oggi leggo dai giornali l’umiliazione di D’Alema al PD, lui rientra perché il PD ora non è più malato come prima, forse si riferisce alla malattia di cui veniva accusato dal movimento 5 stelle, che li definì il partito di Bibbiano. Se il PD non farà un pò di pulizia e non prenderà le distanze da populisti e arroganti anacronistici comunisti, sarà affondato definitivamente. Sveglia Letta, sveglia, dobbiamo difenderci dalla destra e non possiamo farlo con gente falsamente alleata che farà tantissimi danni al centrosinistra.

  7. @Zulù
    ripescare i rottamati e considerare la lotta contro le destre la propria unica ragion d’essere non porterà voti al Pd.

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