
Complottisti si nasce, non si diventa. Ciascun individuo, infatti, è identificabile geneticamente grazie al DNA che ne definisce i caratteri. Nel corso della vita e secondo le circostanze, i tratti caratteriali emergono e aiutano a collocare ognuno all’interno di un profilo specifico. Ecco che in una situazione di grave emergenza, come la diffusione di una pandemia, le reazioni e i comportamenti prendono direzioni diverse, di cui i rispettivi corredi cromosomici sono in gran parte responsabili. La paura è il sentimento che unisce tutti e che porta alcuni individui a virare verso posizioni di prevalente emotività e influenzabilità, altri verso posizioni logico-razionali. Prima di conformarsi alla figura del complottista a tutto tondo, si passa attraverso fasi intermedie: diffidenza nei confronti dei vaccini, timore di esiti negativi sulla propria salute, perfino letali, sfiducia nella scienza a cui si richiedono certezze assolute e immediate, ignorando che la scienza è un processo continuo che si avvale di sperimentazioni, prove e controprove, a differenza delle bufale propalate in modo perentorio da pseudo scienziati e cialtroni che per fini personalistici tutt’altro che nobili, approfittano delle vittime dell’emotività per farsi largo nei media e aumentare il loro seguito di fanatici. Le teorie di costoro, che non è da escludere si siano vaccinati con doppia dose e abbiano prenotato il booster, poggiano sulla “negazione” di quanto la realtà offre quotidianamente ai nostri occhi. Il virus non esiste, è un’invenzione che si prefigge la schiavizzazione dei popoli, mentre ne consente la libertà di muoversi, lavorare, viaggiare. I vaccini causano le morti, quando invece è proprio grazie ad essi che i decessi sono fortemente diminuiti. I vaccini sono un gigantesco business delle Big Pharma, senza i cui poderosi investimenti vivremmo in un perenne stato di lockdown. Un miscuglio di paura, diffidenza, ignoranza, invidia, rabbia e frustrazione che, arrivati al punto in cui siamo, con i contagi in aumento a causa dei No vax, meriterebbe di essere ignorato. Invece si dà spazio a qualsiasi imbecillità, commettendo l’errore di mettere sullo stesso piano e a confronto le dichiarazioni di virologi competenti e le astruserie di maghi tipo do Nascimento e fattucchiere alla Vanna Marchi. Così avviene che gli ospedali si stiano riempiendo di contagiati che hanno rifiutato di vaccinarsi, sottraendo a cittadini affetti da gravi malattie il diritto di cure. Ora, siccome non è accettabile che una maggioranza rispettosa delle regole sia ostaggio di una minoranza prepotente di fuori di testa, lancio al Governo una proposta , di non difficile realizzazione, avendoci la storia lasciato in eredità, grazie alla saggezza di chi secoli fa ci ha preceduto, strutture, anche mirabili dal punto di vista architettonico, che avevano la funzione di tenere in quarantena chi proveniva da luoghi lontani, per evitare che le comunità locali venissero contagiate. In passato, le pandemie di peste provenienti dall’Asia erano frequenti. La provenienza, oggi, in era di globalizzazione, sarebbe un dettaglio irrilevante. Varrebbe piuttosto il principio della prevenzione: non vuoi vaccinarti, accomodati, il lazzaretto è a tua disposizione. Vorrei ricordarne uno, di forma pentagonale ed estremamente suggestivo, che affaccia sul porto di Ancona. Risale al 1733 e fu costruito dal celebre architetto Vanvitelli. Fungeva da struttura militare e luogo di quarantena. E’ noto come mole vanvitelliana e racchiude nel cortile interno il tempietto di San Rocco. Un vero gioiello.