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Confcommercio Ragusa. Cresce anche a ottobre l’inflazione

"Rischia di pesare sulla ripresa e di frenare i consumi. Un’incognita da monitorare”
Tempo di lettura: 2 minuti

Anche a ottobre, seppure in misura minore rispetto alle attese, continua la crescita dell’inflazione che rischia di pesare sulla ripresa e di frenare i consumi. Secondo le stime preliminari, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,6% su base mensile e del 2,9% su base annua (da +2,5% del mese precedente). Per quanto riguarda la provincia di Ragusa, 0,5% su base mensile e 2,4% su base annua. “Secondo l’Istat – spiega il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti – l’ulteriore accelerazione su base tendenziale dell’inflazione è in larga parte dovuta, anche nel mese di ottobre, ai prezzi dei beni energetici (da +20,2% di settembre a +22,9%) sia a quelli della componente regolamentata (da +34,3% a +37,0%) sia ai prezzi di quella non regolamentata (da +13,3% a +15,0%)”. Crescono, rispetto al mese di settembre, ma in misura minore, anche i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +1,0% a +1,4%) e quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,0% a +2,4%). L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale da +1,0% a +1,2%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +1,1%.
“Le stime preliminari di Pil e inflazione, in entrambi i casi migliori rispetto alle attese – prosegue Manenti – restituiscono la fotografia di un’economia che, seppur in deciso recupero (il Pil del terzo trimestre è inferiore dell’1,4% rispetto a quanto registrato nel quarto del 2019), si trova ora ad affrontare la sfida della crescita in un contesto nel quale non mancano le incognite. La più importante è rappresentata dalla progressiva crescita dei prezzi al consumo. L’incremento dello 0,6% congiunturale, seppur al di sotto delle nostre stime per il contributo negativo fornito da alcune voci dei servizi, ha riportato il dato tendenziale a ridosso del 3%, soglia che potrebbe essere facilmente superata prima della fine dell’anno. L’inflazione sugli acquisti in alta frequenza, tra cui alimentari, affitti, carburanti, che impatta maggiormente sulle aspettative e sui comportamenti delle famiglie, passa dal 2,6% tendenziale di settembre al 3,2% di ottobre. Non si possono escludere effetti depressivi sui consumi dovuti alla perdita di potere d’acquisto dei redditi correnti e della ricchezza detenuta in forma liquida”.

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1 commento su “Confcommercio Ragusa. Cresce anche a ottobre l’inflazione”

  1. Mi spiace Sig. Manenti, ma quanto da Lei affermato cozza con i numeri di Draghi!
    Perdoni la mia insolenza, ma i numeri li può decifrare solo Draghi che rispetto a Lei è al +6% e non si discute, non è trattabile con lui. Poi avvallato anche dai media, e non solo Italiani quindi faccia Lei. La leadership dei numeri è vera solo quella di Draghi, tutti gli altri sono letti solo da stupidi che non sanno leggere i numeri.
    In pochi mesi Draghi ha portato l’Italia in paradiso e ora Lei vuol fare credere che siamo nel purgatorio?
    Ma figuriamoci, se Draghi dice che siamo in ripresa tra poco siederemo nell’olimpo e dobbiamo solo ringraziarlo per averci fatto sedere alla destra di Dio. Draghi For ever!
    Ma io credo nei suoi numeri, si avvicinano a quello che viviamo quotidianamente e tocchiamo con mano giorno per giorno. Draghi vive nel suo mondo come pure tutta la politica che lo deve sostenere se non vuole andare al voto. Voto che non può avvenire in quanto perderebbero gli incentivi pensionistici a suo tempo concordati, per non parlare dei numeri dei parlamentari.
    Voi sindacati potreste fare la differenza, potreste veramente cambiare il sistema operativo del potere mondialista, potreste cambiare le cose, ma dovendo coltivare l’orticello che vi è stato donato, con le feci di Draghi lo dovete concimare e non potete tagliare nemmeno un filo d’erba se non ve lo dice lui o chi per lui! Continuate pure a dare i numeri, tanto a chi servono! Se lo ha chiesto?

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