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Ciò che resta del fascismo… di Rubén Ricca

Tempo di lettura: 2 minuti

La parola idiota viene dal greco e originariamente si riferiva alla persona che non vuole occuparsi del pubblico o che non gli interessa. Sfortunatamente, la nostra società è piena di idioti. Si capisce facilmente che solo pochi comandano il presente e il resto, stupidamente, lasciamo fare. L’omogeneità è il normativo (normativo viene dal normale) tutto il resto è pericoloso e destabilizzante. Al contrario, quando c’è un’opinione discordante, bisogna allontanarsi radicalmente e isolare, se necessario, la persona che sostiene questo modo di pensare. O sei totalmente d’accordo con un argomento o la guerra viene dichiarata a chi la pensa e la sente diversamente.Il fascismo è entrato nella capillarità del sistema o forse non se n’è mai andato, forse solo dormiva; è già parte del sistema? Ilpotere contemporaneo si è spostato verso ideologie individualiste e classiste, verso culture consumistiche e tecnologiche.Il cittadino ideale, allora, deve essere eterosessuale, apolitico e consumatore fedele. Tutto il resto è eterogeneo e il diverso, si sa, non serve alla macchina della felicità (la natura è eterogenea, mi dico, per questo l’uomo la distrugge). Tutto è sold out, successo positivo e fuggire dal conflitto. “L’Effetto Branco” ci porta ad odiare ciò che è diverso e a vivere nel presente, un presente senza futuro con un passato analfabeta. Tutto è qui e ora, qui e ora, qui e ora.

C’è una relazione di complicità tra fascismo e capitalismo? C’è solidarietà tra le differenze? Di tutte le forme politiche il fascismo è la più deliberatamente visiva. Non si rende conto il lettore? Dorme ancora? C’è chi dice che dopo la seconda guerra il capitalismo inghiottì il fascismo (Querol, 2004:15) Comportamenti compulsivi e normalizzati sono già sintomi di una crisi di orientamento e di identità, come l’isolamento, il narcisismo, l’ideologia neo liberale della concorrenza permanente in una guerra di Tutti contro Tutti. La solidarietà non è di moda. Morire di fame o la desolazione delle persone che chiedono rifugio o sopravvivere al limite e la precarietà sembra essere una cosa normale oggi. L’isolamento è condizione sine qua non dell’ideologia fascista. Si pensi allora allereti digitali e al selfie o sentirsi individuo e non in società (Arendt)

Nellasocietà l’individuo aggiunge qualcosa di proprio al Comune, ma siamo sempre più soli e sempre più gente rifiuta il Comune. Perché? Forse non ci rendiamo conto che viviamo sotto la permanenza di un fascismo di bassa intensità che utilizza una matrice economico-tecnologica-culturale e non più tanto politica-ideologica-militare. Questa permanenza invade la nostra soggettività profonda, interiorizzata, incorporata, impercettibile, invisibile (giorni scorsi ho incontrato una persona, assessore alla cultura, che mi ha espresso il suo profondo disgusto per una nota che avevo scritto giorni fa. Non c’è più rispetto per la differenza di opinioni? Sembro io una persona controllabile?)

Questa analisi potrebbe sembrare confusa, ma attenzione! perché questa confusione è anche un segno di quanto la vittoria  fascista sia arrivata nel presente. Quarant’anni fa chiesero a Margaret Thatcher se la società inglese avrebbe tollerato le misure impopolari che stava applicando: “La società non esiste, esiste l’individuo” -rispose con superbia. Il fascismo è un nemico, non un avversario, la particolarità di questo nemico è che lo portiamo dentro. Il fascismo nuovo vuole convincere che tutte le idee valgono uguale; se tutte le idee valgono lo stesso sarà lo stesso la verità e la menzogna. La parola idiota viene dal greco e si riferisce, in origine, alla persona che non vuole occuparsi del pubblico o che non gli interessa.

Rubén Ricca

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© Riproduzione riservata

15 commenti su “Ciò che resta del fascismo… di Rubén Ricca”

  1. Tonino Spinello

    Per come la vedo io, il fascismo lo si vuole solo alimentare o riesumare. Ma non dalle destre, bensì dalle sinistre, che cercano di fare le vittime per giustificare il loro palese e imbarazzante stallo.
    Da un po’ di tempo si parla di fascismo come una minaccia imminente. Come faccio a sentirmi minacciato da qualcosa che a mio parere non esiste? Il fascismo è storia, la nostra storia, e volenti o nolenti è il nostro passato. Passato!
    Eppure il presente si sente minacciato, ma da cosa realmente?

  2. Del fascismo resta…..un bel fascio gigantesco in fondo al vicolo della pasticceria Bonaiuto.

  3. Pensare che il fascismo sia morto è un grave errore. Viviamo in un’epoca che rischia di ripetere gli errori di 100 anni fa. E gli ultimi eventi di Roma ne sono la prova.

  4. Purtroppo in modo subdolo fascisti sono tante persone che poi ipocritamente non si dichiarano. Volevo rammentare come pochi anni addietro, un noto bar modicano pubblicò nel locali frequentato da tantissime persone un motto fascista (orgogliosamente direi), una giornalista lo fece notare e si lamentò. Ebbene, la maggioranza delle persone biasimò la giornalista attaccandola pesantemente. Questo è fascismo.

  5. Tonino Spinello

    Cancelliamo dal vocabolario la parola fascismo ed abbiamo risolto tutti i problemi dell’Italia. A quanto pare, i fascisti sono il “vero” problema del paese. Poi se facciamo fuori i partiti di estrema destra, i sostenitori passeranno all’estrema sinistra, Teniamo in vita solo i “compagni”, che sono degli angioletti!
    I quadri di Stalin non danno fastidio, quelli di Mussolini sono pericolosi e nocivi.

  6. Tonino Spinello

    Sig.ra Lucia,
    Mi meraviglio che proprio Lei segue il Vangelo “Secondo Tv”!
    Poco tempo fa gli stessi personaggi dicevano che il fascismo non costituiva nessun pericolo per la democrazia in quanto morto e sepolto. Oggi a loro dire è la minaccia del paese, Lei, si sente minacciata realmente per questo?
    Non mi risponda se vuole, basta solo che si ponga la domanda e si risponda in cuor suo senza mentirsi!

  7. Cittadino democratico

    Quello che non mi spiego è il motivo per cui i fascisti, presenti anche su questo blog, non hanno le palle per presentarsi come tali anzi, taluni, ripetendo a pappagallo, dicono che la colpa è degli altri, addirittura della sinistra. Quindi dico a voi fascisti che almeno dovreste avere le palle e uscire fuori a viso scoperto, poi saremo noi cittadini democratici a ributtarvi nelle fogne da dove venite!

  8. Chi sarebbero i fascisti? Chi obbliga a inocularsi un vaccino contro la sua volontà che cos’è? Addirittura ricattando con la fonte per sopravvivere, il lavoro, cos’è? Chi parla di non aumentare le tasse ancora oggi, ma invece è già aumentato tutto cos’è? Chi sta al governo senza essere eletto dal popolo cos’è? Il fascismo è il potere. Perché chi ce l’ha lo impone con tutta la sua forza. Tra quelle persone a Roma c’era pure gente ormai esasperata, che non si sente rappresentata da nessuno. Neppure dai sindacati. E poi certe persone conosciute alle forze dell’ordine che ci facevano sul palco? Oppure sono create ad arte per orientare il popolo.

  9. Signor Spinello io non sono d’accordo con la sua visione. Ritengo sia una fantasia dire che il fascismo sia morto. Riguardo il comunismo in Italia non è mai esistito e quello in Russia sappiamo già quale sia stato l’esito. Per simpatia le posto la frase di un mio vecchio amico, Karl Marx che ci lasciò scritto nel libro 18 di Brumaio la seguente frase: “La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa”.
    Saluti.

  10. Tonino Spinello

    Sig.ra Lucia,
    Quindi la farsa di cui parla è reale o no?
    Conviene che la si vuole far passare come un qualcosa per coprire il fallimento del governo e di riflesso mette in ridicolo le forze dell’ordine?
    La Schilirò, il magistrato Giorgianni, e tanti altri, che difendono la “Costituzione” e la libertà di tutti noi, sono fascisti? Ho la sensazione che oggi, chi non conforme al pensiero comune è catalogato fascista. Conviene anche che ultimamente il fascismo è stato resuscitato come Lazzaro? Abbiamo l’età per credere ancora alle favole? A Milano erano fascisti o comunisti? No! A Roma e a Milano erano solo persone arrabbiate e deluse.
    Se vuoi dire la verità alla gente, falla ridere. Altrimenti ti uccideranno.
    Oscar Wilde
    Non trovo parole per farla ridere su questo, ma trovo alquanto strano che si parla di fascismo dopo 80 anni e di cui ho conosciuto il fascismo studiandolo a scuola e approfondendolo per conto mio.
    Se poi si vuole far passare la gente arrabbiata, per fascista, allora anche io sono fascista!
    Quando nelle piazze di tutta Italia ci sono migliaia di persone che manifestano per la democrazia, sono tutti fascisti? Le Brigate Rosse sono più recenti del fascismo, come può dire che il comunismo in Italia non è mai esistito? Il PCI riceveva sistematicamente finanziamenti dalla vecchia URSS. Il MSI chi lo finanziava? Franco?
    Su, siamo seri stiamo enfatizzando un passato alimentato dai media per fare comodo ad una parte politica.
    Vivere est cogitare.
    Marco Tullio Cicerone

  11. Sig Spinello, sono perfettamente d’accordo con lei. Prima fanno circolare certi personaggi, poi urlano sono fascisti. La gente ha perso il buon senso. La tv fa propaganda… Come la pubblicità. La gente crede a tutto quello che gli dice. Tra quella gente c’erano persone che hanno i loro diritti calpestati tutti i giorni. Violenza è anche far inoculare un vaccino senza consenso. Con il ricatto sul lavoro. Fonte per sopravvivere. Il governo con questa propaganda giustifica la loro incapacità ad affrontare i problemi. Evocando fantasmi. La gente è esasperata.

  12. Signor Spinello credo che lei sia un po’ di destra per questo, forse ritiene che a Roma durante l’attacco alla Cgil ci fossero solo persone delusi e povere persone inermi. Non ha pensato che quelli di Forza Nuova magari si propongono come fascisti e invece sotto sotto sono vecchi e brutti comunisti? Magari lei potrebbe anche arrivare a pensare così. Ma io no. Per quanto mi riguarda le consiglio di informarsi e vedrà che seppure il fascismo è morto in Italia ci sono molti fascisti. Questo non lo dico io ma Alessandro Barbero lo storico. E poi io non ho detto che siamo sotto il fascismo, ma ho detto altro. Rilegga meglio e si rilassi.

  13. Tonino Spinello

    Sig.ra Lucia,
    Non metto in dubbio che ci siano fascisti in Italia come Nazisti in Germania e in più parti del mondo.
    Ma questi personaggi, si possono paragonare a delle sette che non possono nuocere più di tanto se non per qualche sporadico protagonismo. Niente di più. Le democrazie sono talmente radicate che questi personaggi non possono avere futuro e oltretutto non sono nelle condizioni di “scalfire” il sistema. Sistema ben ingegnerizzato per qualsiasi evenienza. Questo non lo si dimentichi mai!
    Quanto detto (in tutta serenità) non è per ideologia, quanto detto è la realtà che molti non vogliono vedere per fede politica o perché indottrinati dai media che hanno i loro ritorni economici!
    Perché qualsiasi cosa si dica deve per forza avere una fede politica?
    Comunque fa sempre piacere avere un dialogo.
    Cordialmente.

  14. Tonino Spinello

    “Ricordati piazzale Loreto”, “fascista” e “stelle a cinque punte delle Brigate Rosse”: ecco quanto apparso fuori una sede del Comitato elettorale di Enrico Michetti, candidato sindaco a Roma per il centrodestra.
    Questo accadimento non è stato enfatizzato! Siete ancora convinti che i servizi d’informazione sono bipartisan?

  15. Questo accadimento è stato trasmesso da tutti gli organi di informazione, stia sereno. Per entrare nel merito, se da una parte sono effettivamente episodi (accadimenti) deplorevoli e da condannare, dall’altra parte, non si possono paragonare a fenomeni di apologia del fascismo, questo è tutta un’altra cosa. La costituzione parla chiaro e la ricostituzione e la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista è reato. Poi se qualcuno si sente fascista e non gli sta bene ciò che recita la costituzione, può, tirare fuori le pa…e e assumendosene la responsabilità, lo dica ad un pubblico ufficiale e lo enfatizzi quanto vuole, altrimenti parla, parla a vanvera, di argomentazioni risibili. Un ciaone a terrorista che non sappiamo di che pasta è fatto.

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