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Le linee guida della stagione FNP Cisl Ragusa Siracusa

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Una legge organica sulla non autosufficienza, il fisco, la riforma delle pensioni, i desideri comuni tra anziani e giovani.
Sono queste le linee guida della stagione congressuale della FNP Cisl Ragusa Siracusa, la federazione dei pensionati che, con il consiglio generale tenuto alla presenza del segretario generale regionale di categoria Alfio Giulio e del segretario generale della UST Vera Carasi, ha avviato il percorso che si concluderà il prossimo 15 dicembre con la celebrazione del Congresso territoriale.
Vito Polizzi, segretario generale della FNP Ragusa Siracusa, citando gli atti di un recente convegno nazionale ha ricordato che “a fianco di una fragilità conclamata dal punto di vista fisico, esiste, maggioritaria, una presenza imponente dei nonni per il sostegno alle famiglie e ai nipoti con un silenzioso sostegno economico agli stessi”.
Quindi l’appello alla comunità a soccorrere la solitudine in cui molti anziani sono costretti a vivere.
“Gli stessi anziani, però, – ha aggiunto Polizzi – non devono lasciarsi convincere da quella cultura dominante che li vuole fragili.”
Infine una lettera aperta indirizzata ai nipoti e ai loro amici. Parole che toccano la preoccupazione per il lavoro e lo stesso concetto di libertà per i più giovani.
“Guardando la situazione più da vicino – ha detto ancora il segretario dei Pensionati Cisl territoriale – ci si accorge che sempre più spesso quella di cui si gode è la libertà del pesce rosso: libero di guizzare, ma nei limiti del piccolo acquario in cui è stato messo.”
A sottolineare i risultati ottenuti sul territorio dalla FNP è stata Vera Carasi che, nel suo intervento, ha tenuto a rimarcare il ruolo della federazione in questo anno difficile e complicato.
“I nostri pensionati sono stati protagonisti di una serie di iniziative che sono riuscite a scardinare l’apatia, la superficialità e spesso anche l’incompetenza di enti locali e amministrazioni del territorio. – ha detto il segretario generale della UST – I sindaci dei nostri Distretti socio-sanitari sono stati pungolati non da chi ha soltanto lamentato mancanza di servizi e carenze organizzative, ma da chi ha portato idee, conoscenza del territorio e delle esigenze dei cittadini delle cosiddette fasce deboli.
I protocolli firmati fino ad oggi con i comuni capofila sono il frutto di un lavoro continuo e certosino in tutti i centri della provincia. – ha continuato Vera Carasi – È un risultato utile all’intera comunità, non certo soltanto a chi dovrà usufruire di un servizio. Significano anche programmazione e possibilità di occupazione.
E voglio anche sottolineare il grande risultato ottenuto nelle due Aziende Sanitarie di Ragusa e di Siracusa. – ha concluso – Essere riusciti a far costituire i tavoli permanenti sulla sanità significa aver lavorato con autorevolezza, professionalità e lungimiranza.”
A fissare i punti centrali della stagione congressuale, il segretario generale della FNP siciliana.
“Sono necessariamente tre i punti – ha sottolineato Alfio Giulio – e riguardano la legge organica sulla non autosufficienza, il fisco e la riforma delle pensioni.
La prima è ormai necessaria e il Parlamento deve fare presto. Parliamo sempre di chi ha bisogno, ma le cose vanno tradotte in fatti.
Il fisco è un fatto di civiltà, di cultura, di dignità e rispetto – ha aggiunto Giulio – Noi siamo per un fisco progressivo dove chi ha di più paga di più e chi ha di meno paga di meno. I poveri crescono e non si possono lasciare solo all’opera meritoria della Chiesa e del volontariato: serve equità.
Infine le pensioni: va fatta chiarezza – ha aggiunto ancora – Quando si parla di pensioni si guarda al costo dei pensionati. Bisogna sempre ricordare che si tratta di salario differito e che non sono un costo ma una risorsa.
Bisogna definitivamente dividere l’assistenza dalla previdenza – ha concluso Alfio Giulio – Quello che abbiamo fatto, doverosamente, durante la pandemia con cassa integrazione, sostegni e altro, è uscito dal fondo comune dell’Inps.
Ora serve equilibrio. Le pensioni sono ferme da 15 anni. È inaccettabile.”

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