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A Modica il 119° anniversario dell’alluvione del 26 settembre 1902

Tempo di lettura: 2 minuti

Nella notte fra il venticinque e il ventisei Settembre 1902, in meno di mezz’ora, a Modica si consumò una delle tragedie più immani che la nostra storia ricordi: da oltre ventiquattro ore pioveva a dirotto provocando una quantità di acqua pari alla metà di quella che, generalmente, cade in un anno intero. Alle quattro e venti, il volume della pioggia ormai incontenibile irruppe dentro città con furia inaudita invadendo Corso Umberto I. Il bilancio fu pesantissimo: 112 vite stroncate nella mezz’ora in cui lo Janni Mauro e il Pozzo dei Pruni inondarono e devastarono la città.

Il giorno dopo la città giaceva nella devastazione immediati gli interventi in soccorso alla popolazione inerme e grande la solidarietà che nei giorni successivi si mosse da ogni parte d’Italia. Un azione corale che permise alla città di ricostruirsi, di sanare le ferite e che è oggi rinvenibile in quella porzione del quartiere d’Oriente nato dalla solidarietà delle città di Milano e Palermo, di cui porta il nome, e che ospitò quanti avevano perso ogni cosa.

Nel ricordo di quanti perirono e di quanti nello spirito di solidarietà si impegnarono nella ricostruzione sarà officiata Domenica 26 Settembre 2021 alle ore 11.00 una solenne celebrazione presso la Chiesa di S. Maria di Betlem alla presenza delle autorità cittadine. A seguire il corteo procederà verso Palazzo San Domenico dove verrà deposta una corona d’alloro sotto la lapide rievocativa.

Valerio Petralia

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9 commenti su “A Modica il 119° anniversario dell’alluvione del 26 settembre 1902”

  1. LA NOTTI DI MODICA

    (episodiu cuntatu da un’urfanedda superstiti)

    A me’ frati Firdinannu

    Fra timpa e timpa, ‘ntra ‘na cava funna,

    Modica sedi, capricciusa e stramma,

    parti s’acchiana, parti si sprufunna,

    lu tuttu si pò diri ‘na caramma.

    Frisca lu ventu comu fa la ciunna,

    currennu ‘ntra ‘dda gula, e scippa e stramma;

    sdirrupa l’acqua, quannu chiovi, e l’unna

    ci junci furiusa e si ‘ncaramma.

    Era di notti, ‘na nuttata funna,

    senza nuddu chiarìu, senza ‘na ciamma,

    quannu successi ‘dda gran baraunna.

    Ju ‘ntisi un gridu: – Figghia!!… – Era me’ mamma!…

    E doppu mi spiriu, girannu tunna,

    comu ‘na puddiredda ‘ntra la ciamma!…

    Nino Martoglio

  2. Quanto accaduto nel 1902 potrebbe riaccadere, ed il nubifragio del gennaio 2017 lo ha dimostrato.
    Gli interventi post esondazione, sul torrente Pozzo dei Pruni, non hanno che aumentato la reale probabilità che un evento catastrofico venga a riverificarsi.

  3. A nulla sono valsi gli esposti presentati, nessuno è intervenuto.
    Ma qualora si dovesse riverificare un evento calamitoso con vittime, son sicuro che tante teste verrebbero travolte.
    Inaudito come le Istituzioni preposte latitano, in particolare il Genio Civile.

  4. L’acqua ha”memoria”, ritorna a passare sullo stesso percorso.
    L’umano stolto ha avuto la tracotanza di erigere opere inopportune e senza Buon Senso lungo il percorso dell’alveo.
    Interventi inappropriati, quelli del 2017, che hanno decuplicato ed oltre, gli effetti nefasti di una piena ( “a cina” ) con precipitazioni prossime a quelle verificatisi nella notte del 26 set 1902.

  5. Nel “calcolo delle probabilità “; se un evento si è verificato, tardi o presto tornerà a riverificarsi.
    Sul Pozzo dei Pruni, le “piene” calamitose si sono ripetute varie volte nel tempo.
    Pertanto se non oggi, un domani potrebbero verificarsi, ed è assurdo non porvi rimedio appropriato.

  6. Il Promo Cittadino, è Massima Autorità di Protezione Civile sul territorio che amministra.
    E risponde in prima persona della gestione, salvaguardia o tutela impropria.
    Assieme a lui ne rispondono i tecnici dell”UTC, che non hanno vigilato e non sono intervenuti tempestivamente od inopportunamente.
    E se domani 314 mm in 24h di precipitazioni verrebbero ad accumularsi sul bacino a monte del Pozzi dei Pruni, cosa potrebbe accadere a Modica?

  7. Ma non sono stati fatti lavori per la messa in sicurezza dell’alveo dal 2017 ad oggi cittadini? Ma non sarebbe il caso di interpellare qualche consigliere comunale (di opposizione) per rappresentare il problema e cercare di risolvere. Ho visto che a fronte di molti soldi spesi in modo esagerato, il nostro Sindaco è molto attivo e se prende a cuore o comprende un reale problema lo affronta tempestivamente.

  8. @ puppetta:
    Il suo sindaco ha fatto rinforzare le spalle del torrente con gabbioni ripieni di sassi.
    Se ritorna la piena del 1902, i gabbioni vengono trascinati fino ad ammassarsi formando una diga artificiale occasionale…e sarà questa a generare un inferno d’acqua catastrofico.
    Solo dopo salteranno le teste dei responsabili di un siffatto scempio idraulico.
    Sempre che non ci scappa qualche vittima innocente.
    E personalmente mi recherò al Genio Civile per trascinare nell’alveo il responsabile…
    Purtroppo tardi o presto questo accadrà, Idraulica docet.

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