
Processo per l’omicidio a Modica di Peppe Lucifora con udienza dedicata alla deposizione di Luciano Garofano, generale in congedo del Ris di Parma e biologo. Lucifora, 57 anni, cuoco alle dipendenze dell’Asp Ragusa, fu trovato ucciso il 10 novembre del 2019 nell’appartamento di Largo XI Febbraio, al Quartiere Dente di Modica, chiuso a chiave all’interno della camera da letto. Garofano, nominato dai legali dell’unico indagato, il carabiniere 41enne di Giarratana, Davide Corallo, ha risposto alle domande degli avvocati Piter Tomasello ed Orazio Lo Giudice, a quelle del pubblico ministero Francesco Riccio e dell’avvocato Ignazio Galfo, che rappresenta le parti civili ovvero i fratelli della vittima Orazio, Giorgio e Pietro Lucifora. La deposizione del consulente di parte ha cercato di smontare la tesi della procura che si basa sugli esami tecnici effettuati dai Ris di Messina che hanno collocato la presenza dell’imputato in casa di Lucifora in un arco temporale compatibile con il delitto. La prossima udienza è stata quindi fissata al 22 ottobre, quando saranno sentiti i 3 carabinieri del Ris di Messina come contro prova all’esame del generale Garofano. Il procedimento si sta svolgendo con il rito abbreviato condizionato, davanti alla Corte d’Assise di Siracusa presieduta dal giudice Tiziana Carrubba (a latere Carla Frau). La Corte ha ammesso il rito alternativo condizionato all’ integrazione probatoria testimoniale di 2 professionisti a cui sono stati consegnati anche i “dati grezzi” relativi alla presunta presenza del dna dell’imputato nell’abitazione di Lucifora. L’uomo sarebbe stato prima tramortito da un colpo violento e poi strangolato.