
Gravi problematiche degli uffici postali di Modica li denuncia l’ex assessore e consigliere comunale, Nino Gerratana, il quale ha segnalato la questione al sindaco, Ignazio Abbate.
“In tali uffici – spiega – non esiste un numero per chi arriva primo (dato che l’attesa è all’esterno), pertanto l’utente stesso è costretto a dovere organizzare il proprio turno e la propria giornata, facendo continue pause anche al lavoro, per andare a monitorare di persona la situazione.
Anziani e bambini costretti a stare sotto il sole e il caldo asfissiante dei 40 gradi di questo periodo.
Sei sono le postazioni ma solo tre attive, in queste un operatore mangia, l’altro parla e l’altro chiede a quello che mangia se può sbrigarsi a finire così poi va in pausa lui (mentre l’utenza continua a soffrire). Dopo quattro ore di fila e pause varie, alle 13:30, suona la campanella e, quindi, se hai perso mezza giornata di lavoro, te ne devi tornare da dove sei venuto.
Gerratana lamenta sportelli postali costantemente fuori servizio.
“La cosa più comica – aggiunge – che si danno disposizioni per evitare il contagio e, quindi, si decide di far entrare 15 persone per volta, solo che tra questi 15 si contano anche i dipendenti. A chi possiamo rivolgerci per dialogare con Poste Italiane, se non al nostro primo cittadino”?












