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Lega. Il porticciolo di Scoglitti e la draga mai arrivata

“In che modo potremo aiutare la marineria locale? Chi fornirà delle risposte alle esigenze dei pescatori?”
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“Scontiamo l’assenza di una componente politica che sappia battere i pugni sul tavolo quando necessario. Facciamo i conti con una situazione paradossale per Scoglitti. Il territorio ibleo può contare su una draga mobile, acquistata dal Libero consorzio comunale nell’ambito del progetto europeo finanziato dal fondo per la pesca 2007-2013 con lo scopo del miglioramento logistico e funzionale del porticciolo di Donnalucata. La stessa draga, anni dopo, fu messa a disposizione del Libero consorzio anche per gli altri porticcioli del nostro territorio, compreso quello di Scoglitti. Ma, a oggi, nessun intervento è stato ancora effettuato mentre la marineria locale, i pescatori, fanno i conti con disagi niente affatto accettabili”. E’ la Lega Vittoria, con il commissario cittadino Stefano Frasca, a sottolineare questa anomalia e a chiedere che si faccia finalmente chiarezza sulla vicenda. “In realtà – sottolinea ancora la Lega – risulta che, dopo tutta una serie di sollecitazioni, l’ex Provincia, dopo un incontro con l’allora prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi, aveva messo a disposizione il macchinario per altri bacini portuali, compreso Scoglitti, quindi, a patto che gli enti interessati ottenessero le autorizzazioni necessarie dall’assessorato regionale al Territorio e ambiente, dal demanio, da Arpa e Genio civile. L’ex Provincia, inoltre, non era disponibile e non è disponibile ad accollarsi gli oneri finanziari per la movimentazione della draga e neppure quelli burocratici per il suo utilizzo. Quindi, in sostanza, la draga la si può usare ma la si deve pagare. E, dunque, adesso che cosa succederà? Il Comune di Vittoria fornirà mai il proprio assenso per l’utilizzo della draga sapendo che ciò comporterà una esposizione dal punto di vista economico? Il porto di Scoglitti continuerà a rimanere parzialmente insabbiato con tutti i disagi che ciò comporta? Ecco perché chiediamo alla politica, se c’è, di farsi sentire, di battere un colpo e di attivarsi per la risoluzione dei problemi. Basta con gli annunci che, come abbiamo visto, a poco sono serviti. Adesso, invece, ci servono i fatti”.

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