
Chi non ricorda la sanguinaria storia che ha accompagnato il dittatore militare paraguaiano Alfredo Stroessner che, insieme ad altre amministrazioni dell’epoca come Brasile, Cile, Uruguay e Argentina, ha sostenuto l’esecuzione dell’Operazione Condor nella regione latinoamericana. Qui la ricordiamo brevemente per facilitare la diffusione di questa raccolta a ricercatori e cittadini. Era il 4 maggio 1954, quando un colpo di stato militare guidato da Alfredo Stroessner, che a quel tempo era comandante in capo delle forze armate, diede inizio a una delle dittature militari più repressive e sanguinose dell’America Latina. Durante i 35 anni di governo Stroessner, 19.862 persone sono state detenute, 18.772 sono state torturate, 236 minori sono stati privati della libertà, 17 bambini sono nati in carcere, culminato in un totale di 128.076 vittime dirette e indirette. E ancora, sotto il regime stronista, 20.814 persone sono state costrette all’esilio e 459 sono scomparse o sono state giustiziate, secondo un rapporto della Commissione verità e giustizia. Centinaia di migliaia di arresti in cui la polizia compilava i dettagli dei detenuti, come “nome, cognome, appartenenza politica, ideologia politica, chi erano i loro genitori, chi erano i loro fratelli e un breve riassunto del motivo per cui erano lì” per poi procedere con le torture. Il Paraguay da allora ha recuperato solo 37 corpi scomparsi in quel periodo, dei quali solo quattro sono stati identificati dalla Direzione della Memoria Storica. La dittatura del generale Stroessner terminò il 3 febbraio 1989 dopo il colpo di stato militare del generale Andrés Rodríguez, che ebbe anche il sostegno degli Stati Uniti. Dopo il suo rovesciamento, il dittatore ha lasciato il paese e si è stabilito in Brasile, dove è morto il 16 agosto 2006 all’età di 93 anni. Alla sua ascesa al potere il 4 maggio 1954, dopo aver rovesciato il presidente Federico Chaves, Stroessner fu incaricato di sopprimere le garanzie costituzionali, perseguitare i partiti politici e avviare un governo repressivo che si autodefiniva anticomunista. Già. Durante la sua amministrazione, il colpo di stato militare ha istituito una politica estera che ha favorito gli interessi degli Stati Uniti che anche in questo caso lo aveva sostenuto nel golpe.
3 commenti su “Paraguay: I crimini commessi negli “Archivi del Terrore” di G.R.”
Più che gli Stati Uniti, direi che sono dei Senatori dietro le Multinazionali per curare interessi!
Per i dollari non ci sono limiti, la vita umana non ha valore, il dollaro si!
Perché non raccontano gli orrori sui nativi americani, gli indiani….. 100 milioni affamati, massacrati, che vivevano su quelle terre prima di loro. I vari Presidenti Americani che gli dicevano, deponete le armi possiamo vivere insieme in pace su queste terre…… Gli indiani hanno deposto le armi….. Gli Americani li hanno massacrati. Adesso in poche migliaia vivono nelle riserve…… Da immigrati. Gli hanno tolto tutto, pure la dignità. Ma i dittatori sono altri vero? Il potere è la dittatura. Chi ce l’ha lo impone con tutta la sua forza.
Un argomento alla volta….