
Al tempo la vicenda aveva suscitato indignazione e scalpore. Sara Rogel, allora 22enne, era stata perseguita nel 2011 dalla giustizia salvadoregna, accusata di aver interrotto la gravidanza in stato avanzato, nonostante la giovane avesse dichiarato alle autorità di essere stata costretta ad abortire dopo un brutto incidente domestico. E’ stata rilasciata oggi, dal Centro di detenzione della città di Zacatecoluca dopo aver scontato quasi 10 anni di reclusione. A concederle il beneficio della libertà vigilata la Corte di Sorveglianza Penitenziaria ed Esecuzione della Pena di Cojutepeque. Una vicenda assurda se paragonata da quanto stabilito negli Stati Uniti dal cattolico Joe Biden che addirittura acconsente l’aborto anche al nono mese di gravidanza che va considerato come un vero e proprio omicidio. Al momento del rilascio dal carcere femminile, che si trova a 45 chilometri dalla capitale El Salvador, l’ormai 31 enne Rogel indossava un’uniforme bianca.