
La tanto attesa e sperata zona gialla dal 17 maggio è realtà per la Sicilia. Già annunciata qualche giorno fa nella circolare del Ministro Speranza. Quasi tutte le regioni dell’Italia sono in zona gialla, tranne la Valle D’Aosta che ancora rimane in zona arancione.
La zona gialla, dopo un lungo periodo di zona arancione, è segno di ripartenza e di ripresa economica e sociale. Infatti, l’ingresso in questa fascia di colore consente la riapertura di bar e ristoranti a pranzo e a cena, ma solo con spazio all’aperto.
Possono riaprire i teatri e i cinema, è possibile visitare i musei, è anche consentito spostarsi al di fuori del proprio comune senza giustificarne il motivo.
L’essere in zona gialla mette in campo sicuramente meno restrizioni, ma non è un liberi tutti visto che in Sicilia perdurano delle zone rosse locali, con ben sedici comuni.
Lo stesso governatore Musumeci a margine dell’annuncio della zona gialla ha sottolineato: “Teniamoci caro questo risultato, con senso di responsabilità e con il rispetto verso le norme di prevenzione. La battaglia finale si vince solo quando tutti i siciliani si saranno accostati al vaccino”.
Il passaggio di zona porta diversi cambiamenti: niente autocerficazione per spostarsi liberamente da un comune a un altro, e anche fuori regione. Si può fare visita nelle case di parenti e amici, non più di quattro adulti per volta. Rimane in vigore il coprifuoco che scatta alle 22 fino alle 5 del mattino.
Sono tante le attività economiche che ripartono: bar, ristoranti, cinema, teatri, stabilimenti balneari, piscine all’aperto, e anche lo sport.
Per le attività sportive è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sia di squadra che di contatto. Questo permette di poter far ripartire anche i circoli sportivi, che hanno ampi spazi all’aperto. Restano ancora chiuse le palestre, che potranno riaprire solo dal primo giugno e dovranno attenersi a misure di sicurezza molto rigorose.