
Altri quattro dirigenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa sono stati deferiti alla commissione disciplinare. In precedenza era toccato ad altri due, in servizio presso il Centro Vaccinazioni di Scicli (il responsabile e la sua vice), già sospesi per aver vaccinato persone che non rientravano nelle liste degli operatori sanitari, tra cui loro familiari, secondo quanto emerso dalle indagini interne e dalle prime relazioni del Nas.
Il direttore generale Angelo Aliquò, che ha confermato la notizia nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente Video Mediterraneo, non ha chiarito se si tratta di funzionari afferenti alle strutture di Modica o Ragusa, ma ha precisato che non sono stati sospesi, chiarendo che non si tratta di dirigenti che hanno deciso né effettuato la somministrazione, ma che dovranno comunque rispondere del proprio comportamento, non conforme ai valori dell’azienda, in circostanze verificatesi successivamente al grave episodio accaduto a Scicli lo scorso 6 gennaio.
Una notizia confermata dal direttore sanitario dell’ASP di Ragusa, Raffaele Elia.
Riguardo alla seconda dose di vaccino ai non aventi diritto, Elia dichiara: «Avevamo preparato una nota per chiedere all’Assessorato Regionale alla Salute l’autorizzazione per poterla effettuare ai cosiddetti “furbetti”, ma la dichiarazione netta di contrarietà del Presidente della Regione Musumeci ci ha fatto fare marcia indietro» .
Le intenzioni dell’ASP di Ragusa di procedere alla seconda dose di vaccino pare fossero motivate da due ragioni: per non sprecare la dose, in quanto quando sarà chiamata a essere vaccinata l’intera popolazione, nei casi dei “furbetti” le dosi impiegate saranno tre e non due, conteggiando la prima iniettata impropriamente che con il tempo diventerà inefficace.