La burocrazia ferma ancora l’anticipo del Firr (Fondo indennità risoluzione rapporto) agli agenti e rappresentanti di commercio in difficoltà. “E’ assurdo – denuncia Lorenzo Battaglia, presidente di Fnaarc Ragusa, la federazione maggiormente rappresentativa della categoria aderente a Confcommercio – che, in un periodo così lungo in cui la crisi generata dall’emergenza Covid ha fortemente penalizzato la nostra categoria, non ci sia ancora l’operatività del provvedimento con il quale Fondazione Enasarco ha deliberato la possibilità per gli iscritti di poter richiedere un anticipo del Fondo (destinando 450 milioni di euro erogabili in più tranche)”.
“L’anticipo del Firr – aggiunge Roberto Sica, consigliere nazionale di Fnaarc – è, assieme ai ristori che vanno fortemente rafforzati comprendendo tutte le tipologie dei nostri operatori mentre finora hanno riguardato in maniera del tutto marginale gli agenti e rappresentanti di commercio, un sostegno in più indispensabile”.
“Lanciamo un nuovo ennesimo appello: non perdiamo altro tempo – conclude, unitamente alle considerazioni più volte denunciate e presentate al governo, Alberto Petranzan, presidente nazionale Fnaarc – Tra cali di fatturati e continue restrizioni, gli oltre 220 mila agenti e rappresentanti di commercio – il cui ruolo nell’economia e per le pmi, è fondamentale – fanno grande fatica, in tanti settori, a proseguire la loro attività e hanno diritto a risposte chiare e tempestive”.