La segreteria territoriale della Fisascat Cisl Ragusa Siracusa ha inviato una nota ai vertici dell’azienda sanitaria provinciale di Ragusa mettendo in rilievo tutta una serie di problematiche per i lavoratori dell’appalto quinquennale di pulizia e servizi aggiuntivi diversi nei locali sede di presidi ospedalieri, presidi sanitari, uffici amministrativi e altri presidi dell’Asp. “In riferimento ai contagi che si sono verificati giorni addietro all’ospedale Maria Paternò Arezzo – scrive il segretario territoriale di Ragusa, Salvatore Scannavino, nella missiva inviata, tra gli altri, anche al direttore generale Angelo Aliquò – rappresentiamo che, in questi mesi di emergenza sanitaria, nella battaglia contro il coronavirus, nelle corsie degli ospedali, al fianco di medici, infermieri e operatori sanitari, sono stati più che presenti altri lavoratori, purtroppo spesso dimenticati. Stiamo parlando degli operatori dei servizi di pulizia ed ausiliariato che operano per l’azienda esterna in appalto Rekeep Spa i quali, con salari molto bassi, a causa del loro ridotto orario lavorativo, hanno operato, continuando tuttora la propria azione, con l’angoscia di non essere mai protetti a sufficienza. Nonostante le molteplici sollecitazioni della nostra organizzazione sindacale, a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, sono ancora molte le carenze nei loro confronti. Ecco perché chiediamo, ancora una volta, all’Asp di Ragusa e alla Rekeep Spa di utilizzare un protocollo omogeneo Covid-19, possibilmente condiviso tra Rsa, Rsu, Rsl e Rspp dell’azienda sanitaria e di quella appaltatrice riguardo a Dpi e valutazione del rischio. Un protocollo che preveda stesse garanzie e tutele per tutti i lavoratori del comparto Sanità, compresi gli addetti alle pulizie ed ausiliariato”. La Fisascat-Cisl chiede dunque di programmare la previsione degli stessi Dpi in relazione alle mansioni e ai reparti, con un maggiore impegno da parte della società Rekeep Spa nel rifornimento degli stessi oltre a una corretta e puntuale informazione dei luoghi maggiormente a rischio all’interno degli ospedali e soprattutto le stesse misure di rilevamento del virus svolte sul personale sanitario. “Ecco perché, al fine di tranquillizzare i lavoratori e le loro famiglie – conclude Scannavino assieme al segretario generale della Fisascat Cisl Ragusa Siracusa, Teresa Pintacorona – chiediamo un urgente riscontro positivo che metta tutti nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro serenamente, anche per garantire il bene comune di tutta la collettività”.
