“Abbiamo ascoltato il sindaco Cassì nel suo intervento, sull’attività di questi primi due anni; vorremmo dire la nostra, perché c’è la tendenza a far passare ogni posizione delle opposizioni, ogni rilievo, anche fondato, come opposizione strumentale che manca di onestà intellettuale. Vogliamo, però, rilevare come critiche, su molti argomenti, provengano da partiti e movimenti diversi, da associazioni di categoria e da comitati vari di gente comune, segno che l’insoddisfazione serpeggia e non c’è assoluto gradimento sulle scelte e sulle strategie dell’amministrazione”.
E’ il commento alle dichiarazioni che ha rilasciato il sindaco Cassì per rifare il punto della situazione dopo due anni di attività e rispondere alle critiche emergenti.
Dicono in proposito gli esponenti del gruppo Movimento 5 Stelle: “Riteniamo che alla base delle difficoltà del primo cittadino ad affrontare gli strali delle opposizioni ci sia, fondamentalmente, il rifiuto di ammettere ogni minima discrasia nell’azione amministrativa.
Una azione di opposizione può essere solo costruttiva, soprattutto con i numeri di questa amministrazione che non può pensare ci siano tentativi o voglia di mandare a casa qualcuno, questo il sindaco non lo vuole capire e non rilascia segnali di accettare qualsivoglia suggerimento o proposta. Un egocentrismo esagerato che viene fuori alla prima domanda del giornalista che chiede come mai per certe conferenze stampa c’è uno stuolo di assessori, quando si fa il consuntivo dell’attività è solo il sindaco a parlare. Nessuna risposta. L’appello del sindaco agli osservatori è quello di avere ‘onestà intellettuale’, perché in Italia le opere pubbliche hanno tempi biblici, per la burocrazia, e la sua azione è fondata sulle opere pubbliche, una semina per il futuro non può vedere risultati concreti nell’immediato.
Cassì dice di aver costruito un percorso, dice che c’è una visione di città rivoluzionata, occorre aspettare per concretizzare trattative e programmi per immobili e luoghi esclusivi.
Parla di metropolitana di superficie e dice che i progetti di Rfi sono al Provveditorato Opere Pubbliche, si dice certo dei 18 milioni previsti per l’importante infrastruttura e dei 30 messi a disposizione della Regione, aggiunge che entro il 2022 ci sarà qualcosa di completato, ma, pur senza decreti di stanziamento delle somme, dovbbiamo credere alle parole del primo cittadino, perché le ha pronunciate.
E’ impossibile per le opposizioni sapere queste cose, capire che qualcosa si muove, se la comunicazione difetta non è colpa degli osservatori o tanto meno mancanza di onestà intellettuale. Il sindaco ribadisce che opere come il campo di rugby, lo skate park e quelli di agenda urbana, sono eredità del passato ma serve comunque un gran lavoro per portarli a compimento. Esulta per il recente decreto semplificazioni che costituirà grande opportunità per la città, unitamente al bonus del 110 % e allo studio di dettaglio che permetterà di ricostruire circa 3.000 immobili in centro storico. In pratica ci deve essere una apertura di credito obbligata per il sindaco e la sua Giunta che, presumiamo, debba andare oltre la scadenza del mandato per poter vedere cose concrete”.
“Ma quali siano – continuano i Cinque Stelle – le garanzie per la riuscita di programmi e di strategie non è dato sapere e, per i motivi suindicati, non è dato domandare. Anche per il teatro Marino tempi lunghi, biblici, per la mancanza dei fondi necessari, quelli della Legge sui centri storici da recuperare, tutti gli altri andati perduti. Ma finora non è stato detto nulla. Secondo il sindaco, se c’è silenzio si deve avere fiducia che, sotto sotto, qualcosa si muove, alla fine, ci sarà il comunicato o la conferenza ad effetto, sembra di stare in un reality. E poi ancora solo parole e vaghe assicurazioni su sviluppo economico, ricchezza del territorio, turismo, tutte cose su cui occorre avere solo fiducia. Nessuna data certa per il Castello e per il Museo del Costume, ha rispolverato, per alleviare i grossi limiti di quanto si sta facendo per il prolungamento della pista ciclabile, il progetto della pista sulla scogliera, ci pare progetto dell’amministrazione Dipasquale, già in essere ai tempi dell’amministrazione 5 Stelle, alla fine l’evidenza che non si vuole ammettere il fallimento in molte cose: nessuna risposta concreta a chi chiede lo stato delle vasche nelle ville e si cerca solo di confrontare il decoro generale delle nostre parti con altri siti di altre città e di altre province. Del perché, dopo due anni, l’amministrazione non è in grado di provvedere ad un problema come questo, come pure per quello più generale della manutenzione del verde pubblico che, proprio in questo periodo, sta mostrando, di nuovo, limiti enormi, nonostante l’affidamento alla ditta Busso della pulizia dei marciapiedi, nessun cenno. Forse, per onestà intellettuale, sarebbe opportuno dare risposte a quesiti come questi. In definitiva, come difesa del lavoro dei primi due anni, ci è sembrata poca cosa. O, forse, anche in questo caso, un difetto di comunicazione. Lo possiamo dire ?”