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M5S Ragusa: Consumo di cocaina preoccupante in città

“Mentre nei giorni scorsi avevamo espresso preoccupazioni per lo spaccio di sostanze stupefacenti in alcune zone del centro storico, l’allarme lanciato dal responsabile dell’Uoc Dipendenze patologiche dell’Asp di Ragusa, Giuseppe Mustile, rappresenta un vero e proprio pugno nello stomaco. Il consumo di cocaina, sottolinea Mustile, ha raggiunto livelli preoccupanti. Questo significa che la politica non può far finta di niente e deve porsi un interrogativo su come intervenire per i danni che l’utilizzo massivo di queste droghe potrà procurare alla collettività”. E’ il senso dell’intervento che arriva dal consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Ragusa, Zaara Federico, che già nelle scorse settimane aveva manifestato la propria preoccupazione per la recrudescenza del fenomeno legato alla presenza di pusher a cui ha cercato di porre un freno la decisa operazione di polizia condotta nei giorni scorsi al parco Giovanni Paolo II e in altre zone della città. “Se in quel caso – continua Federico – i riflettori erano un po’ più puntati sulla fascia giovanile, a cui i mercanti di morte si rivolgono con una certa costanza, l’allarme, dopo la denuncia del dott. Mustile, si può considerare più generalizzato per quanto riguarda le fasce d’età mentre ritengo che non si possa certo fare passare sottotraccia una segnalazione del genere. Nel ringraziare l’Asp e gli operatori dell’Uoc Dipendenze patologiche per l’immane lavoro svolto quotidianamente, non possiamo fare a meno di chiedere all’amministrazione comunale di Ragusa di attivare tutti quei canali virtuosi che si rendono necessari per fare rete con le altre agenzie educative, adottando le opportune contromisure che, in circostanze del genere, si rendono necessarie. Abbiamo di fronte un serio problema, difficile da contrastare. L’Asp ha dichiarato di non possedere una adeguata terapia farmacologica per cercare di frenarlo. E, anzi, sollecita ad affrontare il fenomeno nelle scuole, nelle associazioni, nei dibattiti politici. Questo grido d’allarme deve essere immediatamente raccolto dall’assessorato ai Servizi sociali e tradotto in un piano operativo che ci consenta di verificare come stanno le cose nella nostra città e se davvero sono così gravi come dice Mustile. Ribadisco che stare a guardare, in questo contesto così complesso, non ha senso. Ma si rendono assolutamente necessarie specifiche azioni mirate. Tutti, nel contesto del proprio ruolo, dobbiamo rimboccarci le maniche per individuare quale possa essere la soluzione più adatta”.

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