Lo chiamano porto piccolo. Progettato e realizzato per barche da pesca e da diporto. Infrastruttura utile e preziosa nata, però, con un peccato originale: l’insabbiamento.
Da anni tutti si affannano a precisare che il problema potrà essere risolto definitivamente con la costruzione del molo di sottoflutto. Opera da realizzare nell’ambito del progetto di messa in sicurezza e potenziamento del porto grande. Di cui, manco a dirlo, si parla da oltre dieci anni. Giorno arriverà? Probabilmente si. Questione di tempo. Cinque, sei, sette anni? E chi può dirlo? Da noi il tempo è sempre senza tempo.
Ma torniamo al problema insabbiamento. Su questo fronte è lotta continua. Volessimo azzardare i costi sostenuti con pubblico denaro nel corso di lunghi anni per liberare dalla sabbia il porto turistico di Pozzallo, arriveremmo a cifre notevoli.
Ma tant’è. Il problema si ripropone, ovviamente, anche quest’anno. Probabilmente sarà ancora una volta l’ex Provincia Regionale di Ragusa, oggi Libero Consorzio dei Comuni, a farsene carico, come succede da qualche anno a questa parte. L’Ente, oltretutto, dispone di una draga che potrà essere utilizzata in tempi brevi per un pronto intervento di dragaggio. Pescatori e diportisti incrociano le dita.